Cronaca - 14 giugno 2022, 15:38

Violenze fisiche e sessuali nei confronti della moglie: quarantunenne in manette

Sabato scorso la Polizia di Stato di Gallarate ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo, di nazionalità albanese, residente in città. L'incubo andava avanti sin dai tempi del fidanzamento

Maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale: quarantunenne arrestato. Sabato scorso la Polizia di Stato di Gallarate ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di un quarantunenne albanese residente a Gallarate, a carico del quale sono stati accertati numerosi episodi di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, violenza sessuale e violazione degli obblighi di assistenza familiare. 

A fine maggio, infatti, una giovane donna albanese si era presentata presso il Commissariato per sporgere denuncia nei confronti dell’oramai ex marito, raccontando agli agenti una triste storia fatta di abusi, lesioni fisiche, umiliazioni e vessazioni perpetrate in suo danno sin dai tempi del fidanzamento, orrori culminati nell’ultimo periodo in vere e proprie violenze sessuali.

La donna ha proseguito il proprio racconto, sottolineando che anche una volta ottenuta la separazione dal proprio aguzzino, non sono finite le vessazioni; quest’ultimo, infatti, perseverando nel suo atteggiamento vessatorio non ha abbandonato il domicilio coniugale così come impostogli dal Tribunale Civile di Busto Arsizio, e non ha mai versato quanto dovuto per il mantenimento dei due figli minori. 

Gli investigatori gallaratesi, coordinati dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno immediatamente dato inizio alle indagini del caso, raccogliendo tempestivamente una serie di incontrovertibili riscontri alle affermazioni della donna. Il solido impianto probatorio messo a disposizione del pm titolare delle indagini ha permesso a quest’ultimo di richiedere ed ottenere dal gip l’emissione della misura restrittiva, che il personale della Sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato ha provveduto ad eseguire. Per l’uomo si sono così spalancate le porte della Casa Circondariale di Busto Arsizio.