Attualità - 06 ottobre 2022, 13:06

Interessante ricerca di Legambiente: ci muoviamo di più a piedi e in auto, meno sui mezzi pubblici

“Ci muoviamo di meno, ma molto di più a piedi e in automobile privata, a discapito di mezzi pubblici e della bicicletta. La combinazione tra pandemia, crisi energetica e inflazione incalza e fa aumentare i divari”. Rispetto al 2019, “anche a Milano e a Firenze aumenta la percentuale degli spostamenti in auto, ma ci si muove molto anche con i mezzi pubblici e persino in bicicletta.

A Torino ci si muove di più a piedi, mentre a Napoli e a Roma si usa di più l’auto”. Sono questi alcuni dei dati emersi dal nuovo sondaggio Ipsos-Legambiente sui comportamenti e le propensioni di mobilità degli italiani, somministrato su scala nazionale con un focus sulle grandi città di Milano, Torino, Firenze, Napoli e Roma. L’indagine rientra nell’ambito della Clean Cities Campaign, network europeo di associazioni ambientaliste e movimenti di base che punta al miglioramento radicale della qualità dell’aria attraverso stili di mobilità più sostenibile, ridistribuzione dello spazio urbano in favore delle utenze deboli e conversione dei trasporti all’elettrico.

Aree di intervento su cui, per Legambiente, occorre accelerare il passo con interventi e misure ad hoc: ampliamento delle ciclabili, zone a traffico limitato e potenziamento del trasporto rapido di massa, solo per citarne alcune, per arrivare ad avere un sistema di mobilità più sostenibile. I dati emersi dal monitoraggio hanno evidenziato che “continuiamo a usare spesso l’auto, anche nei tratti brevi e soprattutto fuori dai grandi centri abitati.

Sul totale degli spostamenti, rispetto al 2019, il 28% del campione dichiara di usare di più l’automobile, mentre chi dichiara di usarla meno è solo il 18%. Questa tendenza è diffusa anche nelle grandi città, un po’ meno solo a Milano. Nonostante ciò, percorriamo complessivamente meno distanze in automobile rispetto al 2019” (dati MITE sui consumi carburanti).

Sul totale degli spostamenti, rispetto a 4-5 anni fa, il 38% degli intervistati si muove di più a piedi. A Torino, si rileva nel rapporto Ipsos-Legambiente, cammina di più il 49%, a Milano e a Roma il 47-48%, a Firenze e Napoli il 43-44%. “Gli spostamenti a piedi – spiega Legambiente – sono una opportunità anche per risparmiare sul carburante o sul singolo biglietto dell’autobus, quando il tragitto è breve”. Con questa nuova tendenza, “acquisisce sempre più rilevanza la ‘citta’ 15 minuti’, il ridisegno urbanistico che vuol progettare tutti i servizi essenziali in prossimità della residenza. Nelle città dense è già, in parte, realtà”. L’anello debole della mobilità, si rileva nello studio, resta però il trasporto pubblico locale, usato di meno dal 31% degli intervistati, rispetto al 2019.

L’uso aumenta solo per il 9%, immutato per il 29-30%, mentre non lo usa mai il rimanente 30-31%, perché troppo scomodo o irraggiungibile. Scoraggiano anche la scarsa frequenza delle corse e l’inaffidabilità degli orari. Ed è così che, la gran parte degli italiani, sia per le brevi che per le lunghe distanze, usa ancora prevalentemente l’automobile, ancorché di età media 12 anni, quindi più inquinante e con alti consumi. Infatti, l’auto nuova non è più per tutti. Da un lato il prezzo medio di acquisto è aumentato del 32% nell’ultimo decennio, passando da 18.857 euro del 2012 a 24.891 euro del 2021 (dati Unrae), dall’altro il potere d’acquisto medio è diminuito.

“Il lockdown – dichiara Andrea Poggio, responsabile mobilità di Legambiente – ha rappresentato una cesura, anche nelle abitudini di mobilità. Molti italiani sono più poveri e la crisi, associata alla cronica carenza di treni e tram, ci costringe a muoverci di meno, anche e soprattutto con il trasporto pubblico”. In compenso “andiamo più a piedi, ma non per scelta ecologica – precisa – tanto è vero che usiamo di meno la bici, per paura del traffico automobilistico, ritornato in città i livelli del 2019, peraltro con auto diventate più vecchie.

Qualche segnale positivo solo dalle città che hanno saputo aumentare l’offerta di trasporto pubblico, promuovere gli abbonamenti e piste ciclabili, come Milano e Firenze”. “Lanciamo un appello al prossimo esecutivo – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – affinché faccia propria la road map tracciata dal MIMS con il piano sulla decarbonizzazione dei trasporti. Il piano integra soluzioni e tecnologie per la mobilità a basse o zero emissioni e tutela le opportunità di crescita e la necessaria conversione di settori strategici, non solo in risposta alla transizione ecologica, ma anche alle nuove esigenze di mobilità dei cittadini.