E' morto improvvisamente all'età di 62 anni Giampiero Ventrone, storico componente dello staff tecnico della Juventus, oggi al Tottenham al seguito di Antonio Conte.
Lo chiamavano "il marine", perché con i suoi metodi di allenamento aveva portato una rivoluzione nella preparazione atletica del calcio. Erano gli anni Novanta, quelli di Marcello lippi sulla panchina della Juventus e di un nuovo ciclo di vittorie per i bianconeri. Vittorie legate, in parte, anche a questo protagonista silenzioso delle sedute al campo di allenamento.
Scatti, ripetute, sudore e fatica per essere più forti e più veloci rispetto agli avversari. Per questo, Ventrone, ha scritto un pezzo della piccola storia del calcio. E per questo, oggi, sono in tanti a piangere la sua scomparsa. "Una notizia che ci sconvolge, inaspettata - dice l'associazione italiana allenatori calcio, con il presidente Renzo Ulivieri e il vicepresidente Francesco Perondi -. Una grande perdita per il nostro mondo".
La Juve ha salutato Ventrone con un post sul proprio sito ufficiale, ricordando "la sua figura discreta, la sua cura dei dettagli, la sua filosofia del lavoro, e soprattutto quello che forse è stato il suo talento più grande: capire come il calcio (e quindi una delle sue componenti fondamentali, la tenuta fisica e atletica) stesse gradualmente entrando in una nuova era. Una nuova era che, in parte, ha contribuito a scrivere".