Tornando al cane che è stato ritirato dalle volontarie della Lav di Milano intervenute a Magenta perché la proprietaria aveva manifestato l’intenzione di sottoporlo ad eutanasia con un post su Facebook, facciamo alcune precisazioni al fine di evitare che passi un messaggio sbagliato. Ovvero che era tutto a posto e che in questi casi sia sufficiente cedere l’animale e farlo riadottare.

La realtà è diversa: la soppressione di animali è vietata dalla legge, tranne in casi specifici e violare questa norma porta a conseguenze penali nei confronti di tutti i soggetti, compreso il veterinario che proceda in assenza dei requisiti previsti dalla legge.

Anche in caso di mordacità c’è tutto un iter da seguire per provare ad aiutare sia il proprietario che l’animale. E i proprietari di animali possono sempre chiedere aiuto anche in caso di problemi di gestione, ormai i professionisti nel settore non mancano.

Infine, non è semplice trovare delle buone adozioni, le richieste a volte non mancano, ma le adozioni vanno fatte con consapevolezza e senza leggerezza.

Nel caso di Magenta le volontarie si sono concentrate sul mettere in sicurezza l’animale, perché le minacce di eutanasia erano concrete e continue. La signora lo aveva addirittura postato sui social e ripetuto più volte anche alle volontarie che lo avrebbe fatto e nel più breve tempo possibile. Se chiedere aiuto è giusto, sopprimere o maltrattare un animale non lo è mai.

Ribadiamo che chiunque volesse informarsi per un’eventuale adozione può contattare gli indirizzi mail lav.milano@lav.it oppure adozioni.milano@lav.it.