Davide Rebellin, il decano dei ciclisti professionisti in attività che aveva lasciato l’agonismo soltanto poche settimane fa, travolto ieri da un camion mentre in sella andava per strada, è la 106esima vittima di un incidente in bicicletta di questo 2022.
L’ultima, prima di Rebellin, è stata quella del ragazzino di 14 anni investito dal tram della linea 16 in via Tito Livio, tra i quartieri di Porta Romana e Calvairate, a Milano, poco dopo le 8 del mattino, nel mezzo delle rotaie l’8 novembre scorso, per un totale di 3.476 incidenti tra bici e monopattini e altri veicoli negli ultimi 8 mesi. Un morto ogni due giorni.
E, prima ancora, la sera del 7 un bambino di sette anni deceduto a Cesena dopo che è caduto dal seggiolino del padre ed è stato travolto da un bus. Sono i dati forniti dall’Osservatorio Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, sui dati forniti dall’Aci e dall’Istat, rielaborati.
Ma sono dati parziali, perché le 106 vittime riguardano l’immediatezza dell’incidente mentre si dovrebbero poi aggiungere anche i decessi avvenuti a distanza di tempo, giorni o settimane, dall’impatto negli ospedali in seguito al ricovero. E’ dunque un dato parziale, quello complessivo e definitivo, comprensivo anche delle persone decedute non su colpo, sara’ disponibile all’inizio del nuovo anno.