Dall’anno 2008, l’Amministrazione comunale di Garlasco ha promosso e sostenuto la cura e valorizzazione del proprio archivio comunale attraverso una serie di interventi di riordino e descrizione informatizzata della documentazione prodotta a partire dal 1436: grazie a risorse proprie e cofinanziamenti regionali (L.81/85) sono stati aggiornati e riversati su software gestionali gli inventari già esistenti, compilati tra il 1957 e il 1990, mentre è in fase di completamento l’inventariazione delle carte dal 1960 al 1980.Le operazioni di riordino e descrizioni informatizzate sono state realizzate con la collaborazione di archivisti della Cooperativa Gli Aironi di Sannazzaro de’ Burgondi, concertate con la responsabile del Servizio di Segreteria comunale Maria Grazia Grioni e la supervisione dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia.
L’archivio di Garlasco custodisce memorie dell’attività comunale riscontrabile nei registri copialettere del sindaco, il primo inventario degli atti d'archivio compilato nel 1778 (solo in parte corrispondente), comunicazioni circa elezioni, elettori e nomina degli amministratori comunali, comunicazioni inerenti ai dipendenti comunali, cause e liti del Comune (causa contro Tromello per diritti d'acqua, 1455; causa contro casa Crivelli di Milano per diritti d'acqua e di pesca, 1524 - 1852;contro Corti e Castiglioni per il castello e i diritti relativi, 1586; contro la vedova Adelaide Cairoli per questioni d'acqua, 1853 – 1854), registri dei proclami e avvisi al popolo della Municipalità di Garlasco (1800, con uso del calendario francese), regole per la tutela dell'igiene pubblica, gestione del cimitero e concessioni cimiteriali, raccolte di “instrumenti” (atti pubblici) diversi, in particolare per la gestione dei beni comunali (investitura da parte del Duca di Milano e Pavia Filippo Maria Angelo del feudo di Garlasco a Gualtiero de Castellione, 1436 in copia settecentesca), costruzione del peso pubblico (1889), comunicazioni in merito alla manutenzione delle chiesa e delle campane, gestione delle scuole elementari, manutenzione di strade e manufatti, progetto di prosciugamento dell'abitato di Garlasco (1879 - 1897), partecipazione alla costruzione di linee ferroviarie, progetto per la costruzione del nuovo fabbricato municipale e della nuova piazza (1832 - 1860), solo per citarne alcuni.
Nell'Ottocento si assiste infatti ad una notevole opera di rinnovamento edilizio, con i progetti di ampliamento delle scuole comunali e della “ torre a contatto della chiesa parrocchiale”, dei quali si conservano i disegni datati 1842. A metà Ottocento risale il progetto dell' architetto Paolo Angiolini per la costruzione di un “fabbricato ad uso del municipio in piazza Vittorio Emanuele”. Un decennio dopo l'unione della borgata di S. Biagio alla parrocchiale di Garlasco avvenuta nel 1862,la nuova chiesa parrocchiale viene consegnata al parroco don Giuseppe Baini. Anche dal punto divista delle vie di comunicazione l'Archivio mantiene memoria del rifacimento di ponti, della prolungamento di strade, come ad esempio il progetto per la costruzione di un ponte in ferro sul torrente Terdoppio a servizio della strada Garlasco – Alagna.
Agli stessi anni risalgono documenti di rilievo relativi all'agricoltura locale, come il quadro dimostrativo del terreno adibito a risaia in territorio comunale nell'anno 1853, a testimonianza dell'ampliamento degli appezzamenti riservati alla coltivazione del riso. Nel 1901 Garlasco contava già quasi 7.800 abitanti.
L'Archivio comprende diversi fondi aggregati: particolare importanza hanno quelli legati all'assistenza ai bisognosi che a Garlasco è stata esercitata non solo dalla Congregazione di Carità e dall'Ente Comunale di Assistenza, ma da enti privati come l'Ospedale San Rocco, fondato dal conte Giovanni Battista Castiglione nel 1571, dall'Ospizio Sant'Anna, fondato nel 1886 da don Giuseppe Gennaro con lo scopo di ricoverare persone di entrambi i generi e di qualsiasi età che per varie ragioni non potevano mantenersi da sole, dall'Orfanotrofio Serafini, sorto nel 1879 per volere di Giuseppe Serafini al fine di accogliere delle giovani indigenti di Garlasco e Tromello, dalle Opere pie Prinetti, Nicola, Cecconi.
Nel 1999 Garlasco si dota di un proprio titolari o per la gestione del protocollo e quindi dell’archivio: avvertendo l’esigenza di poter usufruire di uno strumento di lavoro predisposto per rispondere alle competenze e alle funzioni dell’ente, grazie all’impulso di Maria Grazia Grioni, ne viene stilato uno specifico per il comune di Garlasco in grado di rispettare la funzione amministrativa richiesta ad un documento corrente e di consolidarne il ruolo di testimone del passato una volta pervenuto all’archivio storico.
Molto dettagliato rispetto al classico titolari o Astengo e creato su misura per un istituto amministrativo complesso che governa un territorio vasto quanto la città di Garlasco, è stato approvato in data 13 dicembre 1999, disponendone l’uso per un periodo di prova di due anni.
A partire dall’anno 2010 è stato provveduto all’allestimento di una seconda sede decentrata d’archivio presso i locali, che già ospitarono la scuola elementare comunale di via De Amicis: mentre il nucleo cosiddetto Storico è conservato in Municipio, nella ex scuola trovano collocazione le sezioni di Deposito e Corrente, vale dire le annate degli ultimi quarant’anni.