Nella "guerra dell'acqua" tra la provincia di Novara e la Lomellina scende in campo il governatore del Piemonte Alberto Cirio. Chiamato in causa da una lettera sottoscritta da oltre 200 aziende agricole che protestano per la delibera approvata dal Consorzio irriguo Est Sesia, che in sostanza destina la maggior parte della poca acqua disponibile ai territori della vicina Lomellina che fanno parte del consorzio, il presidente ha incontrato questa sera a Vicolungo, nella bassa Novarese una folta platea di agricoltori e di amministratori locali.
"Non chiediamo miracoli - hanno detto gli agricoltori - ma non accettiamo che per una scelta politica di Est Sesia venga meno l'equità nella gestione della risorsa idrica". E propongono il commissariamento del Consorzio per gestire la situazione di grave scarsità di acqua.
Cirio, che ha sottolineato la gravità della situazione ribadendo la necessità di "attrezzarsi per trattenere l'acqua che scende dal cielo", ha annunciato l'intenzione di "tutelare le aziende della regione Piemonte" cercando "un equilibrio minimo che garantisca la sopravvivenza di tutti, evitando le guerre tra poveri". E per fare questo ha annunciato "scriveró domani al presidente dell'Est Sesia dandogli sette giorni per ritirare la delibera e riscriverla attraverso un tavolo di concertazione che coinvolga anche le istituzioni come garanti per trovare una soluzione condivisa. Se non lo faranno, io sono pronto a ricorrere al Tar come Regione Piemonte impugnando quella delibera".
"Perché - ha concluso Cirio - noi siamo sabaudi ma sappiamo anche alzare la voce".