L'arcivescovo da Milano, Mario Delpini, ha inviato un messaggio per i funerali di Julia Ituma, che è stato letto all'inizio della celebrazione. Il vescovo parla di "enigma incomprensibile della morte" davanti al quale tutti stanno vivendo "un momento di strazio" "Si affollano - ha scritto ancora Delpini - tante domande, perché la vita non ha mantenuto la sua promessa di felicità".
Don Ivan Bellini, parroco della chiesa di San Filippo Neri di Milano, ha cominciato la sua omelia commentando il vangelo di Marco nell'episodio di Gesù che incontra i fanciulli, ed ha ricordato un proverbio africano: "per generare la vita bastano i genitori ma per educare un bambino occorre un villaggio intero". "La storia di Julia - ha detto don Bellini - è stata per noi una buona notizia, la dimostrazione che i nostri 'villaggi' possono essere luoghi di integrazione e di educazione".
"Anche dopo il suo salto di qualità nelle grandi squadre - ha aggiunto - l'abbiamo seguita e abbiamo tifato per lei, ed è diventata motivo di rinnovato entusiasmo nella nostra piccola realtà sportiva". Il parroco ha citato un discorso di Papa Francesco che parlando ai giovani un anno fa aveva detto "le paure vanno dette. Nelle crisi si deve parlare, le crisi vanno illuminate per vincerle". Ed ha aggiunto: "vogliamo rivendicare anche il diritto di essere fragili, di sbagliare qualche volta". E ha concluso "Julia, figlia nostra, grazie per ciò che sei stata per tutti noi e continua a camminare con noi.