Cronaca - 20 aprile 2023, 19:54

Delitto di Scaldasole: ancora tanti misteri da risolvere, i carabinieri alla ricerca dell'arma

Giornata di sopralluoghi in via Piave

Proseguono i sopralluoghi dei carabinieri nell’appartamento di via Piave, a Scaldasole, dove viveva Anila Ruci, 37 anni, di origine albanese, ritrovata morta intorno alle 17 di mercoledì 19 aprile.

L'abitazione è stata posta sotto sequestro, così come il box in cortile. La persona che viveva con lei, che la donna in paese presentava come il fratello, Osman Bilyhu, 30 anni, ha passato la notte in terapia intensiva.

Sono ancora tanti i misteri da risolvere dall’ora della morte della donna alle ragioni che hanno portato il convivente, che nella realtà non sarebbe suo fratello, a collassare poco dopo l’arrivo dei soccorsi.

La donna 37enne, che in paese diceva di fare la badante, aveva il consueto appuntamento settimanale dall’estetista vicino a casa, dove però non è mai arrivata.

Pochi minuti dopo il convivente, che non parla bene l'italiano, si è presentato concitato al bar cercando di chiedere aiuto: tutti lo hanno trovato sconvolto, con dei segni sul viso, e qualcuno ha allertato il 112. All’arrivo dei soccorsi, l’uomo è tornato in cortile, dove ha perso i sensi. Subito dopo i militari dell'Arma hanno rinvenuto il cadavere di Anila Ruci, accoltellata alla gola.

Resta da chiarire se Osman Bilyhu sia svenuto per lo shock o per le ferite che aveva addosso, sebbene chi lo ha visto tenda a minimizzarne l’entità, perlomeno di quelle visibili.

L'uomo è stato ricoverato al Policlinico San Matteo di Matteo di Pavia in gravi condizioni, anche se non sarebbe in pericolo di vita.

Alle 16.45, orario del whatsapp dell’estetista, il cellulare di Anila Ruci risultava spento. Nel corso della giornata, però, non era stata vista al bar come sua abitudine. Nel locale, infatti, l’avevano vista martedì per l’ultima volta, un particolare che potrebbe far supporre che il delitto si sia consumato molte ore prima.