Economia - 09 giugno 2023, 07:00

Roland Garros 2023: chi sono i più forti sulla terra rossa

Tra i candidati principali per il trionfo nella “Coppa dei Moschettieri” non c’è Rafa Nadal: è ormai ben noto il forfait del 14 volte trionfatore nello Slam parigino per colpa dei suoi problemi fisici.

Lo spettacolo del Roland Garros 2023 in corso a Parigi si preannuncia sempre più spumeggiante: ma chi sono i tennisti più forti sulla terra rossa? Tra i candidati principali per il trionfo nella “Coppa dei Moschettieri” non c’è Rafa Nadal: è ormai ben noto il forfait del 14 volte trionfatore nello Slam parigino per colpa dei suoi problemi fisici. Oltre a lui, i numeri uno del main draw maschile sono senza dubbio Carlos Alcaraz, Novak Djokovic e Casper Ruud che rimangono favoriti nelle quote del tennis.

Difficile che vedremo sulla terra rossa la partita di tennis più lunga come capitò a Wimbledon qualche anno fa, ma lo spettacolo rimane altissimo.

Rafa Nadal, il re della terra rossa

I numeri della carriera rossa di Rafael Nadal sono sotto gli occhi di tutti. Con 14 Roland Garros è il giocatore ad aver vinto più volte in carriera lo stesso trofeo. Il suo rapporto con questo tipo di competizioni è messo nero su bianco in particolare da una statistica, quella sui 63 tornei vinti sulla terra rossa. L’infortunio che lo sta tenendo fermo è più delicato del previsto. Dopo essersi fermato agli Australian Open, lo spagnolo ha dovuto rinunciare ai suoi tornei prediletti uno dopo l’altro: da Monte Carlo passando per Barcellona, Madrid e Roma, fino al tanto amato appuntamento di Parigi. Rinuncerà anche alle Finals di Coppa Davis, per via dell’operazione subita per risolvere il problema allo psoas. Ad Alcaraz e Djokovic il compito di cercare di approfittare dell’assenza del re della terra.

Da Nadal a Carlos Alcaraz?

Per l’enfant prodige spagnolo, che nel 2022 si era fermato ai quarti di finale, alzare al cielo il titolo sembra solo questione di tempo. Secondo molti Carlos Alcaraz è l’erede designato dell’ormai 37enne Nadal. Il suo ruolino di marcia su terra rossa nel 2023 si conferma impressionante. Memorabile, del resto, la performance del talento murciano contro il connazionale ai quarti del Masters 1000 di Madrid. Una vittoria al sapore di passaggio di consegne. Nel 2022 era diventato il più giovane a battere Nadal e Djokovic nello stesso torneo e il primo a farcela sulla terra battuta. Il prossimo passo è quello della vera consacrazione.

Il rapporto tra Djokovic e la terra rossa

Per il tennista serbo la terra rossa non è una delle superfici più amate da quando ha impugnato la racchetta. Guardando i numeri, però, Djokovic ha battuto Nadal parecchie volte anche sulla terra battuta. Nel 2022, forte della vittoria a Roma, Novak era arrivato al Roland Garros come uno dei candidati più autorevoli alla vittoria. Nulla aveva potuto in una delle sfide per eccellenza ai quarti di finale: dopo una battaglia durissima di oltre 4 ore, a spuntarla era stato lo spagnolo. Quest’anno l’assenza del rivale storico potrebbe rivelarsi una ghiotta opportunità per Nole.

Holger Rune

Il tennista danese è stato protagonista di un episodio che ha destato scalpore. Negli ottavi di finale con Cerundolo, Rune non ha ammesso che la palla fosse rimbalzata due volte al suolo. Una situazione che ha penalizzato l’argentino, nervoso per tutto l’incontro. In risposta a chi lo accusa di condotta antisportiva, il classe 2003 ha dichiarato di non aver visto la doppia caduta della palla. Ai quarti però, il danese è stato sconfitto da Casper Ruud il quale ha raggiunto ancora una volta le semifinali. Sarà lui a spuntarla?