Sabato 10 maggio, alle ore 10,30 presso la Sala 10 della Pinacoteca Civica “C. Ottone”, si inaugurerà “Le cose che stanno per essere”, mostra personale di Mauro PINOTTI.
Si tratta di un'esperienza immersiva nel mondo poetico e materico di Mauro Pinotti, artista multidisciplinare che intreccia scultura e fotografia per esplorare le complesse dinamiche tra progresso umano e natura, tra rovina e rigenerazione. Le sue opere nascono dall’incontro tra tecnica e intuizione, tra materia e visione, e si configurano come una riflessione, pacata ma non rassegnata, sul destino della civiltà contemporanea.
Attraverso l’impiego di materiali di recupero – ferro ossidato, cemento grezzo, cortecce, pietre e altri elementi naturali – Pinotti costruisce paesaggi scultorei che evocano fragili insediamenti umani, residui di un mondo che si sta disgregando sotto il peso delle proprie contraddizioni
ma anche precari e corrosi microcosmi abitativi abbarbicati su basi instabili, come se fossero ultimi avamposti di una civiltà in bilico tra memoria e oblio che diventano metafore potenti della nostra epoca, in cui l’illusione di controllo si scontra con l’inevitabile processo di trasformazione imposto dal tempo. La ruggine, elemento centrale nel linguaggio visivo dell’artista, non è soltanto un segno estetico: è una dichiarazione concettuale. Pinotti accelera volontariamente l’ossidazione del ferro per far emergere l’ineluttabile passare del tempo, rendendo visibile la lenta erosione delle certezze umane. In una fase successiva della sua ricerca, l’artista ha introdotto con crescente intensità materiali organici come rami, cortecce e tronchi, a testimonianza di un bisogno urgente di ritrovare un’armonia con l’ambiente naturale. Le sue sculture non mirano a incantare o a rassicurare: nascono per scuotere, per sollecitare uno sguardo critico e consapevole, invitano lo spettatore a confrontarsi con le realtà scomode che spesso preferisce ignorare.
Parallelamente, attraverso la fotografia, Pinotti dà voce a narrazioni invisibili, restituendo dignità a volti, luoghi e drammi dimenticati; trasforma l’obiettivo in uno strumento di relazione e responsabilità dove l’invisibile diventa visibile, la fragilità si fa forza narrativa, l’indifferenza si rovescia in partecipazione. Con uno sguardo attento e sensibile, Pinotti svela la vulnerabilità di chi vive ai margini, tutti i margini, offrendo loro una presenza, una storia, una memoria. Ogni scatto è un atto di ascolto e rispetto, un ponte tra mondi distanti, un invito ad aprire gli occhi e il cuore su quelle realtà che, pur essendo sotto i nostri occhi, ci ostiniamo a non vedere.
Con “Le cose che stanno per essere”, Mauro Pinotti ci mette di fronte a un futuro che non è più soltanto imminente, ma è già presente e in modo subdolo sta insinuandosi nel nostro quotidiano con (in)discrezione e (pre)potenza. Le sue opere ci esortano a riflettere sulla nostra responsabilità collettiva nel plasmare il mondo che verrà, rammentandoci che ogni scelta, anche la più piccola, contribuisce a definire ciò che saremo.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Amici di Palazzo Crespi e gode del patrocinio del Comune di Vigevano.
Per info: mauro.pinotti.b22@gmail.com edoardomaffeo@gmail.com