(Adnkronos) - Con l'attesa crescente per il conclave e gli occhi del mondo puntati sulla Cappella Sistina, Robert Harris lancia un paragone sorprendente: “Il conclave è come il reality show televisivo a eliminazione 'The Traitors'". Lo scrittore britannico, 68 anni, maestro del romanzo storico e politico, ha trasformato il misterioso processo di elezione papale in un thriller avvincente con il suo 'Conclave' (Mondadori 2016), da cui è stato tratto l'omonimo film del 2024 vincitore di un Oscar con Ralph Fiennes e diretto da Edward Berger.
Intervistato dalla Bbc, Harris spiega: "E' la cosa più simile che mi viene in mente: in 'The Traitors' ci sono 'fedeli' e 'traditori', e nessuno sa chi sia chi. Anche nel conclave, all'improvviso tutti si orientano verso un nome. Non capisci il perché, ma succede. Ed è per questo che spesso nascono sorprese".
Ma l'autore del romanzo bestseller sui misteri dell'elezione papale va oltre la similitudine narrativa. Harris sostiene che il conclave, con la sua struttura antica e riservata, sia un modello da cui anche la politica contemporanea potrebbe imparare. Nel romanzo e nel film, racconta Harris, emerge come il rituale della Cappella Sistina sia "un meccanismo piuttosto brillante" per individuare il leader. Le votazioni, riservate ai soli cardinali sotto gli 80 anni, avvengono in totale segretezza. E il verdetto arriva solo con l'apparizione del fumo bianco dal comignolo: l'unico segnale per il mondo esterno. "Le elezioni aperte a tutta la base dei partiti politici britannici non hanno prodotto grandi risultati", osserva Harris. "Sarebbe meglio se a scegliere fossero persone selezionate, che conoscono bene i candidati, giorno dopo giorno. Chiudere la porta e dire che non si esce finché non si trova un accordo è qualcosa che concentra davvero le menti. E se si guarda alla storia, i papi scelti sono stati spesso ottimi. Non ho finito le ricerche per il mio romanzo pensando: 'che pessima idea, devo smascherarla'. Anzi, in un certo senso, 'Conclave' mostra un sistema che funziona".
Tuttavia, Harris non nasconde il suo disagio per l'assenza delle donne nel processo decisionale papale. "Una religione così sofisticata, con milioni di fedeli nel mondo, può davvero andare avanti escludendo le donne da un ruolo così importante? - si chiede lo scrittore britannico -Sembra semplicemente assurdo. Cristo avrebbe davvero voluto che la sua parola fosse trasmessa solo dagli uomini?".
Per dare spazio a una prospettiva femminile, Thomas Harris ha creato nel suo romanzo il personaggio di Agnes (nel film è interpretata da Isabella Rossellini), una suora che interviene in un momento cruciale della finzione narrativa. "L'unico modo per introdurre una voce femminile era attraverso quelle donne che, nella realtà, servono i pasti, puliscono le stanze e gestiscono la residenza durante il conclave. Volevo davvero che fossero parte integrante della storia".
Durante la stesura di 'Conclave', Harris ha avuto accesso a zone del Vaticano normalmente precluse ai visitatori, grazie a un permesso speciale concesso dall’ufficio di Papa Francesco. "Mi hanno mostrato cose straordinarie e mi hanno permesso di camminare lungo il corridoio che conduce al balcone da cui il nuovo Papa si affaccia sulla folla di Piazza San Pietro - racconta il romanziere alla Bbc - È stato un momento mozzafiato".
Proprio tra quelle mura secolari, Harris ha compreso di aver messo le mani su un materiale narrativo preziosissimo: "Credo che il conclave sia un congegno perfetto: serve a trovare la persona giusta, capace di guadagnarsi il rispetto della Chiesa. È spiritualità, dramma umano e intrigo politico, tutto intrecciato". "Un conclave ha la stessa tensione della lettura di un testamento - aggiunge . È quel tipo di dramma naturale, impossibile da ignorare"-
Dopo la pubblicazione del romanzo, il cardinale Cormac Murphy-O'Connor - che aveva aiutato Harris durante le ricerche - chiese una copia in italiano da consegnare a Papa Francesco: "Gliel'ho data. Disse che la traduzione gli sembrava buona, ma non so se l'abbia mai letto. Se lo ha fatto, non me lo ha mai detto".
Ora che la Cappella Sistina si prepara ad accogliere i cardinali, il mondo attende il segnale: bianco o nero? Come nei migliori romanzi di Harris, il colpo di scena potrebbe arrivare all'improvviso. Dentro quelle mura, dove si decide il futuro della Chiesa, fede e mistero si fondono in un dramma che solo la realtà è in grado di offrire.
(di Paolo Martini)