Il Giardino Botanico di Pietra Corva, gioiello nascosto dell'Appennino Ligure, con oltre 1.200 specie provenienti da tutto il mondo, riapre ufficialmente al pubblico per la stagione 2025 con un’immagine rinnovata e molte novità. Ricchissimo il calendario di eventi che accompagnerà i visitatori nei mesi primaverili ed estivi. Con la vegetazione già nel pieno del rigoglio, in attesa delle fioriture più rare della tarda primavera, la riapertura avverrà già a partire da domenica 11 maggio all'insegna del "blu", con un primo appuntamento speciale dedicato all'acqua curato dalle guide naturalistiche di Ad Maiora: un laboratorio didattico per bambini, pensato per coinvolgere i più piccoli in un’esperienza educativa e di gioco immersi nella natura.
LE NOVITA' DELLA STAGIONE 2025. Le iniziative in programma per il 2025 puntano a rendere il Giardino Botanico di Pietra Corva un luogo sempre più aperto, accogliente e dinamico, punto di riferimento per gli amanti della botanica e della montagna e per l'educazione ambientale e meta imperdibile per un nuovo turismo familiare ed escursionistico. «Il Giardino di Pietra Corva riapre con un palinsesto ancora più ricco, pensato come un laboratorio di contenuti – dichiara il presidente della Provincia e della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, Giovanni Palli – Vogliamo valorizzare questa eccellenza naturalistica non solo come meta scientifica e didattica, ma anche come destinazione ideale per un turismo di prossimità, accessibile e sostenibile. Il nostro obiettivo è attrarre le scuole, i giovani, le famiglie, ma anche i visitatori curiosi, offrendo loro un luogo in cui immergersi nella natura e nei paesaggi della Val Tidone, per un fine settimana di relax e scoperta». Unica la posizione del giardino, a Romagnese, nell'Oltrepò Pavese, quasi a cavallo tra Lombardia ed Emilia Romagna. Incastonato a 950 metri di altitudine nell'Alta Val Tidone, si trova su un versante del Monte Pietra di Corvo, proprio sotto una enorme roccia ofiolitica di colore scurissimo (originatasi dai fondali oceanici), all'interno del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) della Rete europea Natura 2000, area di eccezionale valore naturalistico, con habitat e specie di flora e fauna che meritano particolare protezione.
«Per la sua storia e per la sua posizione geografica unica, Pietra Corva è molto più di un giardino botanico perché si sta rivelando anche un laboratorio di osservazione del cambiamento climatico. Nato negli anni ’60 come giardino alpino, oggi si confronta direttamente con le trasformazioni ambientali in atto. L’innalzamento delle temperature ci offre un’occasione unica per studiare sul campo gli effetti del riscaldamento globale e per coinvolgere il pubblico in una riflessione concreta sulla tutela della biodiversità», aggiunge il Sindaco di Romagnese ed Assessore della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, Manuel Achille. Il Giardino sarà accessibile nei fine settimana dalle 10.00 alle 18.00 fino a piena fioritura, con aperture straordinarie in occasione degli eventi in calendario. Ricchissimo il ciclo di laboratori per i più piccoli e di conferenze estive tenute da illustri nomi della cultura e della divulgazione scientifica, dal meteorologo Andrea Giuliacci che approfondirà il tema delle estati sempre più calde a Marco Cattaneo, direttore di National Geographic Italia, che affronterà il tema dell'acqua. Il calendario completo delle attività, i laboratori e le visite guidate (nell'approfondimento in allegato) sarà presto disponibile sul sito www.pietracorva.com
STORIA DI UNA COLLEZIONE ALPINA SOTTO LA "ROCCIA NERA". La storia del Giardino Botanico di Pietra Corva prende forma negli anni Sessanta grazie alla visione pionieristica di Antonio Ridella, veterinario e naturalista, che trasformò la sua passione per la flora alpina in un progetto ambizioso: raccogliere e custodire specie botaniche rare con la finalità di conservare e adattare piante d’alta quota che egli stesso andava scoprendo attraverso escursioni botaniche su Alpi ed Appennini, ma anche Pirenei, Carpazi, Caucaso, Himalaya e Ande. Con il sostegno del giardiniere Cesare Soffritti, nel 1967 il giardino aprì al pubblico. Dopo la scomparsa di Ridella nel 1984, il testimone passò ad Adriano Bernini, che contribuì a rafforzare il profilo scientifico del sito, intrecciando rapporti con Orti Botanici internazionali. L’espansione proseguì nel 2001 con l’inaugurazione di un centro visite e, tre anni dopo, con la nascita del Centro Studi dell’Appennino Settentrionale. Dopo un’importante opera di riqualificazione, il giardino ha riaperto nel maggio 2023, con esposizioni aggiornate e tecnologie interattive. Da quest'anno, si aggiunge un ricco palinsesto culturale. Il centro visite, ristrutturato di recente, accoglie mostre multimediali, pannelli interattivi e un museo naturalistico che guida il pubblico alla scoperta dell’Appennino settentrionale.
UN VIAGGIO TRA LE MONTAGNE DEL MONDO. Il Giardino Botanico di Pietra Corva si presenta come un microcosmo di biodiversità montana, modellato per riprodurre habitat di alta quota provenienti da ogni parte del mondo. Le piante vengono presentate secondo la provenienza geografica e le caratteristiche ecologiche e ambientali di crescita, in una serie di settori tematici, ognuno dedicato a specifici ecosistemi montani. All’ingresso, il visitatore viene accolto da un tappeto di rododendri. Nel Settore A dominano le fioriture precoci come bucaneve, anemoni e sassifraghe. Lo stagno del Settore B è invece il regno di ninfee bianche e orchidee palustri, mentre nel Settore C trovano dimora piante delle Alpi, del Gran Sasso e delle Dolomiti, tra cui spicca la rara Gentiana ligustica. Le sorprese continuano nelle torbiere del Settore F, dove prosperano specie tipiche degli ambienti umidi come la viola palustre e la straordinaria Sarracenia purpurea, pianta carnivora americana che cattura gli insetti in coppe colme d’acqua. Altri settori, come l’L e i più elevati O e P, ospitano esemplari provenienti dai Pirenei, dalle Ande e dal Nord America, fino a giungere alla suggestiva stella alpina dell’Appennino, che resiste tra rocce e ghiaioni.
TRA PIANTE RARE E CURIOSITÀ BOTANICHE. Tra le rarità, la Fritillaria montana, detta anche meleagride minore, un fiore discreto e affascinante, diventato simbolo stesso del giardino, che dal 2025 ha anche un nuovo logo, frutto di un attento lavoro di ricerca e progettazione grafica, pensato per racchiudere e valorizzare gli elementi più rappresentativi del parco: l’acqua dello stagno, la delicata fritillaria, la farfalla erebia e le caratteristiche foglie di faggio. Tra le altre curiosità botaniche, due esemplari spettacolari: Araucaria araucana, conifera nota anche come “pino del Cile”, dal portamento scultoreo e preistorico; e Nothofagus pumilio, un faggio australe che racconta, con le sue foglie caduche, le storie dei boschi dell’emisfero sud. Dalla stessa regione arriva anche l’Adiantum chilense, una felce elegante e delicata, che ben si adatta ai microclimi umidi ricreati nel giardino. Chiudono l’elenco due orchidee spontanee europee, rare e affascinanti: la Dactylorhiza maculata subsp. fuchsii, conosciuta come orchidea di Fuchs, e la Platanthera chlorantha, o platantera verdastra, entrambe testimoni di una biodiversità ancora viva nei pascoli e nei boschi del continente.
BOX
INFORMAZIONI UTILI. Attualmente il giardino è gestito dalla Provincia di Pavia attraverso una convenzione con il Comune di Romagnese e la Comunità Montana Oltrepò Pavese. L’Associazione Ticinum Festival, grazie all’esperienza maturata nell’organizzazione di Horti Aperti – Festival del verde in città è partner della Provincia di Pavia nella realizzazione del progetto. Il giardino è aperto al pubblico domenica 11 e 25 e 31 maggio e 1° giugno il pomeriggio, in corrispondenza con gli eventi.
Da giugno, sarà aperto sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18, mentre durante la settimana apre per visite di gruppi organizzati.
L’ingresso al Giardino Botanico è soggetto al pagamento di un biglietto di ingresso, con le seguenti modalità:
- bambini e ragazzi sino ai 18 anni e adulti oltre i 65 anni ingresso gratuito
- residenti nel territorio della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese ingresso gratuito
- adulti dai 18 ai 64 anni Euro 3,00
Inoltre la prima domenica di ogni mese di apertura l’ingresso sarà gratuito per tutti i visitatori.
I laboratori sono gratuiti e possono essere prenotati sul sito di Ad Maiora. https://www.admaiora.education/it/dove-lavoriamo/pavia/famiglie-e-adulti
Per raggiungere il giardino: Parco Monte Pietra Corva, 27050 Romagnese PV.
Il calendario eventi e laboratori è pubblicato sul sito www.pietracorva.com e sui nostri canali Social https://www.instagram.com/pietracorva_chesorpresa/ https://www.facebook.com/profile.php?id=61576260863194
In allegato, l'approfondimento con gli eventi in programma.