Attualità - 11 luglio 2025, 11:15

Monopattini elettrici, arriva il “targhino”: obbligatorio casco, assicurazione e codice identificativo

Il ministero definisce le nuove regole: il contrassegno sarà personale, adesivo e prodotto dalla Zecca dello Stato. Multe fino a 400 euro per chi ne è sprovvisto

Dopo mesi di attesa, è arrivata la stretta sui monopattini elettrici. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ufficializzato le nuove regole che introducono importanti novità per chi utilizza questo mezzo di mobilità leggera. Tra le misure principali, spicca il debutto del “targhino” obbligatorio, un adesivo identificativo prodotto dalla Zecca dello Stato e distribuito dalla Motorizzazione civile, destinato a rivoluzionare la circolazione urbana dei monopattini.

Il targhino, collegato al conducente e non al veicolo, sarà un rettangolo di 5x6 cm, con sei caratteri alfanumerici neri su sfondo bianco riflettente. Dovrà essere applicato in modo non rimovibile sul parafango posteriore o, in alternativa, sulla parte anteriore del monopattino, tra i 20 e i 120 cm da terra. In caso di assenza, sono previste sanzioni da 100 a 400 euro.

Ma le novità non finiscono qui. Con la riforma del Codice della Strada, entra in vigore anche l’obbligo di indossare il casco per tutti, indipendentemente dall’età, e il divieto di circolazione su strade con limiti superiori ai 50 km/h. Inoltre, sarà obbligatoria l’assicurazione per responsabilità civile. I primi verbali erano già stati emessi nei mesi scorsi, ma mancava il decreto attuativo per dare piena efficacia alle norme.

Una delle caratteristiche più rilevanti è la personalizzazione del targhino: a differenza di auto e moto, infatti, non sarà associato al monopattino (che non è iscritto all’Archivio nazionale dei veicoli e non ha numero di telaio), bensì alla persona che ne fa richiesta. L’obiettivo è rendere identificabili i conducenti, agevolare i controlli e garantire la possibilità di risarcimento in caso di incidente.

Il provvedimento entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, anche se restano incerti i tempi di attuazione, poiché non è stato ancora indicato il costo del contrassegno, un dettaglio fondamentale per far partire le richieste e la distribuzione.