Ultim'ora - 11 luglio 2025, 00:12

Ucraina, dai Volenterosi monito a Putin e grazie a Trump: prima volta degli Usa al meeting

(Adnkronos) - I leader della Coalizione dei Volenterosi per l'Ucraina, riuniti ieri a Londra, Roma e in videocollegamento, hanno riaffermato il loro impegno incrollabile verso la sovranità e l'integrità territoriale di Kiev, denunciando con fermezza "l’invasione illegale e non provocata di Putin, in flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite". Per la prima volta hanno partecipato anche rappresentanti degli Stati Uniti, tra cui il generale Keith Kellogg, inviato speciale del presidente, e i senatori Lindsey Graham e Richard Blumenthal. I leader si sono congratulati con la premier italiana Giorgia Meloni per l’organizzazione della Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, da cui il presidente Volodymyr Zelensky ha preso parte alla riunione. 

Nel comunicato congiunto arrivato nella prima giornata della conferenza romana, si esprime sostegno agli sforzi di pace e si denuncia l’aggravarsi della situazione: "Sono trascorsi quattro mesi da quando l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco totale e incondizionato. In questo periodo, la Russia ha intensificato gli attacchi contro i civili, uccidendo oltre 700 persone e ferendone più di 3.500 nei raid aerei più violenti dall’inizio dell’invasione". La Coalizione ha chiesto a Mosca di porre fine agli attacchi e di accettare un cessate il fuoco completo per negoziare una pace giusta e duratura. È stato espresso apprezzamento anche per gli sforzi del presidente Donald Trump nel favorire un processo di pace "sostenuto dagli Stati Uniti e da altri partner chiave".  

I leader hanno inoltre convenuto di rafforzare le misure contro l’economia di guerra russa, annunciando nuove restrizioni sui settori energetico e finanziario, con particolare attenzione alle esportazioni di petrolio e gas, alla cosiddetta "flotta ombra" e al supporto indiretto di Paesi terzi alla macchina bellica del Cremlino. È stato ribadito che "forze armate ucraine forti sono la garanzia primaria della sicurezza del Paese". Per questo motivo è stato confermato l’impegno a fornire almeno 40 miliardi di euro di aiuti militari nel 2025, in linea con quanto deciso dalla Nato per il 2024. Massima priorità sarà data al rafforzamento della difesa aerea integrata dell’Ucraina e alla produzione di intercettori contro droni. 

Infine, i leader hanno accolto con favore "lo sviluppo di piani operativi per il dispiegamento di una forza di rassicurazione, la ‘Multinational Force Ukraine’, una volta cessate le ostilità", e la creazione di un quartier generale operativo congiunto franco-britannico per la pianificazione. È stata anche confermata l’intenzione di sostenere le finanze pubbliche ucraine nel 2026 e i lavori per il ripristino della navigazione sicura nel Mar Nero. "Continueremo a esplorare tutte le vie legittime affinché la Russia paghi per i danni causati all’Ucraina, inclusa l’opzione di utilizzare i ricavi derivanti dai beni sovrani russi immobilizzati", si legge nella dichiarazione. 

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