MILANO (ITALPRESS) - Centoquaranta giorni al via dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina in programma dal 6 al 22 febbraio 2026. Kirsty Coventry, presidente del Cio, alla prima apparizione in Italia, ha fatto una rassegna dei temi nella riunione del Comitato Esecutivo del Cio a Milano.
"Questi giorni a Milano sono stati bellissimi. Ho avuto ottime conversazioni con i capi a livello regionale. Il tour del Villaggio Olimpico e delle venues sono stati incredibili. Penso sia un ottimo punto di partenza per noi, abbiamo visto tutto l'impegno e la passione messi nella costruzione dell'impianto", le parole di approvazione dell'ex nuotatrice zimbabwese, che ha confermato la partecipazione dei russi e bielorussi sotto la sigla di Atleti Individuali Neutrali, in linea con quanto fatto ai Giochi Olimpici di Parigi 2024: "Abbiamo avuto un aggiornamento delle varie federazioni e abbiamo parlato degli atleti neutrali ed adotteremo lo stesso approccio di Parigi con i russi e i bielorussi. Non cambiamo le condizioni riguardo gli AIN perchè crediamo che a Parigi le cose siano andate bene. Dobbiamo far sì che ci sia equità e giustizia e abbiamo deciso che tutto sarebbe rimasto immutato".
Situazione piuttosto tesa per quanto riguarda i conflitti mondiali. Il Cio e le federazioni ribadiscono il loro impegno nella ricerca della pace: "La posizione nella quale ci troviamo a livello globale è piuttosto deludente perchè e triste vedere quanti conflitti ci siano al giorno d'oggi. Penso che unificare i popoli faccia parte del nostro movimento e del nostro compito. Abbiamo deciso che sarebbe il momento di riaffermare il concetto per cui lo sport deve unire e riunificare i popoli per la pace. Vogliamo pubblicare una dichiarazione congiunta, dove verranno difesi i principi fondamentali delle Olimpiadi in modo da promuovere ulteriormente la pace", annuncia Coventry, che sarà a New York nei prossimi giorni per un confrontarsi ulteriormente sul tema conflitti con i principali leader mondiali: "Sarò a New York la prossima settimana e mi incontrerò con parecchi leader globali. L'Onu svolge un ruolo molto importante anche sotto il punto di vista della tregua olimpica. Gli sport devono rimanere neutrali di fronte ai conflitti".
Nonostante un conflitto aperto e le forti tensioni con la Palestina, non muta lo status del Cio riguardo la partecipazione ai Giochi e la sicurezza degli atleti di Israele: "Questo Comitato Esecutivo non ha discusso, e non ha mai discusso, la possibilità di non rappresentanza di tutti i Comitati Nazionali. Per quanto riguarda la sicurezza degli atleti israeliani, continueremo a consultarci con le forze dell'ordine del paese ospitante, come abbiamo sempre fatto", puntualizza la numero uno del Comitato Olimpico Internazionale, che ha ribadito l'impegno nella tutela della categoria femminile e nella ricerca di un compromesso per la partecipazione alle competizioni degli atleti transgender: "Le federazioni stanno lavorando molto sulle categorie femminili. Il Cio sta cercando di raggiungere il consenso in alcune discipline sportive. Vogliamo che la categoria femminile sia protetta e tutelata. I primi incontri con i gruppi di lavoro sono stati molto utili, ma è un argomento che va trattato con attenzione".
Percorso decisionale attualmente senza scadenze e tempistiche ben precise: "Il gruppo di lavoro parlerà con tutti gli atleti transgender e con atleti affetti da malattie di sviluppo ormonale. Non abbiamo delle tempistiche precise perchè dobbiamo discutere con tutti gli atleti interessati". Smentite le voci riguardo una possibile candidatura di Bologna e Firenze per i Giochi Olimpici del 2036: "Non credo che abbiamo ricevuto nulla per quanto riguarda il 2036 e al momento non c'è nulla da dire", conclude Coventry.
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