Un’audizione a Roma, davanti alla Commissione Giustizia, per chiedere la riapertura del tribunale di Vigevano: è questa la decisione condivisa all’unanimità nell’incontro che si è tenuto ieri nell’aula consiliare della città, come riporta La Provincia Pavese.
Presenti il sindaco Andrea Ceffa, i parlamentari Gian Marco Centinaio e Paola Chiesa, il consigliere regionale Andrea Sala, l’assessora regionale Elena Zucchini, il presidente della Provincia Giovanni Palli, oltre a numerosi sindaci della Lomellina, dell’Abbiatense e del Magentino. In sala anche avvocati, tra cui Giovanni Paolo Rabai, presidente dell’Aiga Vigevano, e l’avvocato Giuseppe Antonio Madeo, ultimo presidente dell’ordine forense cittadino.
L’obiettivo condiviso è quello di inserire Vigevano tra le sedi giudiziarie riapribili previste dal disegno di legge ora all’esame della Commissione Giustizia. «La carta da giocare è quella dell’emendamento – ha spiegato l’on. Chiesa –. Insieme ai colleghi Cattaneo e Centinaio porteremo avanti questa battaglia, perché il tribunale di Vigevano non doveva essere chiuso».
Il sindaco Ceffa ha sottolineato la forza della coesione territoriale e la natura apartitica dell’iniziativa: «Non è campagna elettorale, ma una battaglia giusta, fondata sui numeri e sull’interesse dei cittadini».
Sulla stessa linea anche Centinaio e Gelmini, che hanno ribadito il loro impegno: «Tra tutti i tribunali, quello di Vigevano è quello che più merita la riapertura».
Un segnale incoraggiante – osserva La Provincia Pavese – che apre uno spiraglio di speranza non solo per la Lomellina, ma anche per i territori limitrofi come il Magentino e l’Abbiatense, che da tempo chiedono un presidio di giustizia più vicino e accessibile. L’auspicio è che la riflessione in corso a Roma possa rappresentare il primo passo verso un riequilibrio territoriale delle sedi giudiziarie lombarde.