La troupe di Bellitalia, trasmissione di RAI 3 dedicata ai territori, ai paesaggi culturali e ai tesori artistici del Paese e condotta da Emilia Rettura, lunedì 24 novembre è giunta a Pavia per una puntata interamente dedicata all’Università e agli spazi che ne raccontano la storia, l’identità e la vitalità accademica. La puntata verrà trasmessa il 6 dicembre alle ore 13.25.
La visita è stata organizzata grazie al coordinamento di Claudia Lupi, ricercatrice del DSTA – Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, e di Daniela Boggiani, del Servizio Comunicazione, entrambe referenti di OSA – Office for Sustainable Actions, che hanno predisposto la tabella di marcia per accompagnare la redazione alla scoperta dei luoghi più rappresentativi dell’Ateneo e di Pavia.
Collegio Ghislieri: un inizio tra storia e formazione d’eccellenza
Il percorso ha preso avvio dal Collegio Ghislieri, dove la troupe Rai, accompagnata dagli alunni Paride Brogiolo e Marianna Lacatena, ha attraversato e ripreso gli ambienti che da secoli accolgono studenti provenienti da tutta Italia. La biblioteca e i saloni del Rettorato e di San Pio sono stati illustrati dai due giovani che hanno anche ricordato un ghisleriano illustre, Carlo Goldoni, studente in Legge all’Università di Pavia dal 1723 al 1725. Nel suo intervento, il Rettore Alessandro Maranesi ha evidenziato le caratteristiche del Collegio fondato nel 1567 da papa Pio V, oggi ente laico che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e che ha visto passare nelle sue aule personaggi di primo piano della vita culturale, politica ed economica italiana.
L’incontro con il Rettore dell’Università
La tappa successiva ha portato gli operatori negli storici uffici del Magnifico Rettore Alessandro Reali. Nel suo studio arredato con mobili stile impero laccati e dorati e i soffitti decorati con stucchi di evidente impronta neoclassica, il Rettore ha ripercorso la storia dell’Università di Pavia, una delle più antiche d’Europa, soffermandosi sul suo ruolo attuale, sulle prospettive internazionali e sui legami profondi con la città.
Dichiarazione del Rettore Alessandro Reali:
«Accogliere la troupe di Bell’Italia è per noi un onore e un’occasione preziosa per raccontare a un pubblico nazionale la ricchezza del nostro Ateneo, la sua storia e il suo impegno quotidiano nella formazione e nella ricerca. L’Università di Pavia è profondamente legata alla città e al suo territorio: un rapporto che continua a generare valore culturale, scientifico e umano».
Aula Scarpa: un capolavoro da raccontare
La tappa successiva è stata l’Aula Scarpa, anticamente Teatro anatomico dell’Università. Nota per il suo straordinario soffitto detto “a ombrello”, la sala presenta una decorazione sulla cupola che richiama la chirurgia e la medicina, protagoniste della scienza di fine Settecento.
Jessica Maffei, del servizio comunicazione del Museo Kosmos, ha illustrato l’aula e ha raccontato che qui si tenevano le lezioni di anatomia a cura dei grandi maestri dell’epoca, primo fra tutti Antonio Scarpa a cui la sala è dedicata. Le sue caratteristiche architettoniche riflettono il gusto del tempo, mostrando un perfetto equilibrio tra funzionalità ed estetica, sontuosità e rigore.
L’incontro con la Vice Sindaca
Con il Ponte Coperto – uno dei simboli di Pavia – alle spalle, la vicesindaca Alice Moggi ha raccontato le peculiarità della città e i suoi dodici cammini culturali e religiosi, tra cui la Via Francigena: percorsi tra storia e natura, per chi sceglie un turismo lento e sostenibile.
«È fondamentale far conoscere e offrire questa opportunità a tutti» ha sottolineato Moggi. «I nostri cammini non sono semplici itinerari da percorrere, ma occasioni per riscoprire il territorio e valorizzare la nostra identità culturale».
L’amministrazione comunale punta a rafforzare la consapevolezza delle risorse ambientali e storiche della città, coinvolgendo la comunità in attività che favoriscono conoscenza e tutela del patrimonio locale. Tra queste, Passi Connessi, progetto realizzato in collaborazione con l’Università di Pavia, rappresenta un esempio concreto di partecipazione attiva e valorizzazione del territorio.
Passi Connessi: la ricerca che guarda al mondo
Un momento della visita è stato dedicato alla narrazione del progetto di volontariato internazionale “Passi Connessi”, iniziativa coordinata dal DICAr – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (Marco Morandotti ed Elisabetta Doria), da Babele ODV, dal Parco del Ticino e con il sostegno del Comune di Pavia e della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia. Come ha spiegato Claudia Lupi, si tratta di un progetto pensato da OSA congiuntamente al CSV Lombardia sud ETS, che unisce ricerca, lavoro di digitalizzazione sul territorio e collaborazioni accademiche globali. È un’iniziativa che parla ai giovani italiani e internazionali e li invita a misurarsi con esperienze concrete e ad alto valore formativo.
Gli Arazzi della Battaglia di Pavia
La giornata si è conclusa con la tappa agli Arazzi della Battaglia di Pavia, capolavori tessili che raccontano uno degli eventi più significativi della storia europea. Qui, la troupe è stata accolta dalla direttrice dei Musei Civici di Pavia, Laura Aldovini, che li ha condotti alla scoperta del Rinascimento pavese e delle vicende di Francesco I, re di Francia.
Accompagnati da Nicola Ardenghi, curatore dell’Orto Botanico dell’Università, Emilia Rettura e la sua troupe hanno avuto modo di esplorare i dettagli botanici finemente rappresentati negli arazzi. Questo incontro tra arte e botanica arricchisce la comprensione dell’opera e offre uno spunto prezioso sul rapporto tra cultura e natura nel XVI secolo.