Martedì scorso i militari del comando stazione carabinieri di Gambolò hanno eseguito un ordine di carcerazione quale aggravamento di misura cautelare nei confronti di un 27enne, attualmente senza fissa dimora, con precedenti, a seguito delle ripetute violazioni delle prescrizioni impostegli.
Tutto ha avuto inizio dalla querela presentata dalla madre, lo scorso anno, per reiterati maltrattamenti posti in essere nei confronti di quest’ultima, dando vita ad un procedimento penale conclusosi con una prima condanna dell’uomo. Nonostante ciò le condotte maltrattanti non sono cessate.
La 60enne lo scorso 17 settembre ha presentato una nuova querela per la stessa fattispecie di reato presso il Comando Stazione di Gambolò che ha portato all’emissione di un’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla madre e allontanamento dalla casa familiare nell’ambito di un nuovo procedimento penale sorto sempre presso la Procura della Repubblica c/o Tribunale di Pavia.
Inoltre a seguito del suo consenso all’applicazione del braccialetto elettronico, era stato destinatario anche della misura del divieto di dimora nel Comune di Gambolò. Tuttavia lo scorso 04 dicembre i carabinieri hanno proceduto al suo arresto in flagranza ai sensi dell’art. 387 bis. Era stato infatti sorpreso dai Carabinieri, nel corso di un normale servizio perlustrativo, in un bar di Gambolò, nonostante la misura cautelare ancora in atto del divieto di avvicinamento alla madre, che abita a poche centinaia di metri. Il tribunale di Pavia ha, dunque, con provvedimento, sostituito la misura cautelare in atto con la custodia cautelare in carcere.
Al termine delle formalità di rito l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Pavia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.