Attualità - 04 novembre 2020, 19:15

L'attacco di Fontana: «Nessuna indicazione da Roma sulla zona rossa. Inaccettabile decidere in base ai dati di 10 giorni fa»

Il governatore della Lombardia: «Non sappiamo in quale fascia sarà collocata la nostra regione dal Ministero della Salute. Le valutazioni devono essere fatte sulla base dei dati aggiornati ad oggi, tenendo conto delle restrizioni già adottate sul nostro territorio e dei sacrifici già fatti dai lombardi»

Duro intervento del presidente della Lombardia, Attilio Fontana, sul possibile inserimento della regione in zona rossa: «Fino a questo momento non ci è stato comunicato niente dal Governo e non sappiamo in quale "fascia" la Lombardia si collochi. E' un’ordinanza del Ministero della Salute, non dell’amministrazione regionale, che deve stabilire in quale fascia si trovi ogni Regione sulla base di 21 indicatori tecnici analizzati dal Comitato Tecnico Scientifico: Gialla, Arancione o Rossa, con i conseguenti diversi livelli restrittivi».

Poi, l'attacco: «Da nostre informazioni - dice il governatore - l’ultima valutazione della Cabina di Monitoraggio del CTS con l’analisi dei 21 parametri risale a circa 10 giorni fa. Ciò è inaccettabile».

Nel tardo pomeriggio lo stesso direttore del dipartimento prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, aveva ammesso che sono «ancora in via di valutazione le regioni in zona rossa. Credo che l'applicazione di zone rosse da parte delle Regioni, a parti piccole del territorio, a livello subregionale sia un meccanismo del tutto praticabile».

In assenza di comunicazioni da Roma, a mezzanotte entrerà in vigore il nuovo Dpcm ma, ovviamente, non le restrizioni relative alle zone rosse, arancioni o gialle.


Le parole di Attilio Fontana.

Facciamo chiarezza. 

È entrato in vigore il nuovo DPCM che regolamenta le azioni per il contenimento del Covid, territorio per territorio, sulla base di 21 indicatori tecnici analizzati dal Comitato Tecnico Scientifico nazionale.

Ora è un’ordinanza del Ministero della Salute, non dell’amministrazione regionale, che, sempre sulla base della valutazione dei dati da parte del Cts, deve stabilire in quale fascia si trovi ogni Regione: Gialla, Arancione o Rossa, con i conseguenti diversi livelli restrittivi.

Fino a questo momento non ci è stato comunicato niente dal Governo e non sappiamo in quale ‘Fascia’ la Lombardia si collochi.

Da nostre informazioni, l’ultima valutazione della Cabina di Monitoraggio del CTS con l’analisi dei 21 parametri risale a circa 10 giorni fa. Ciò è inaccettabile. 

Le valutazioni devono essere fatte sulla base di dati aggiornati ad oggi, tenendo conto delle restrizioni già adottate in Lombardia, dei sacrifici già fatti dai lombardi in questi 10 giorni per contenere la diffusione del virus, e dai quali registriamo un primo miglioramento.

Sto insistendo perché, prima che si stabilisca dove la Lombardia si collochi, i dati devono essere aggiornati.