Durante la sua millenaria storia, la città di Pavia fu più volte assediata, saccheggiata e data alle fiamme; per la qualcosa ha patito la perdita di importanti parti del suo patrimonio artistico, ma per quei tempi, questi episodi si possono definire consuetudinari e pertanto destano sì rimpianto, ma di certo non stupore.
La questione che invece ci incuriosisce, è come buona parte delle sottrazioni di opere d’arte a seguito di furti, siano avvenute nella seconda parte del 1900. -1964 furto al Castello Visconteo della sella Plicatilis. -1970 furto alla Pinacoteca Malaspina dei quadri di Antonello da Messina, Correggio e Bellini. - 1984 furto dalla sagrestia della Certosa di Pavia del Trittico di Baldassare degli Embriachi. Tutti questi furti furono messi a segno eludendo sorveglianze e sofisticati sistemi di allarme e tutti, a vario titolo, durante l’esecuzione o il loro recupero a volte rocambolesco, si portano al seguito una serie di strane e misteriose vicende ambientate tra ladri, facoltosi trafficanti d’arte, mafiosi, informatori della Polizia e irriducibili investigatori dell’allora neonato Nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio artistico.
Durante la nostra visita racconteremo la storia di alcuni di questi furti basandoci su testimonianze e documenti dell’epoca e giocando a fare i detective, di svelare alcuni misteri di queste vicende.
Per ulteriori informazioni, la guida Antonio Ramaioli è reperibile al recapito: 335 144 7972
La prenotazione è obbligatoria.
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