Cultura-Eventi - 09 febbraio 2018, 01:15

#Sanremo2018: le pagelle di Sanremonews alla terza serata. James Taylor, Giorgia e Gino Paoli portano emozioni, Virginia Raffaele è una fuoriclasse

Il genio di Nino Frassica è fuori classifica

#Sanremo2018: le pagelle di Sanremonews alla terza serata. James Taylor, Giorgia e Gino Paoli portano emozioni, Virginia Raffaele è una fuoriclasse

Serata di musica vera con ospiti del calibro di James Taylor, Giorgia e Gino Paoli. Un generosissimo Claudio Baglioni ha fatto da padrone di casa e compagno di giochi per duetti e siparietti ben riusciti.

Ecco le pagelle di SanremoNews per la terza serata del Festival di Sanremo 2018:

Claudio Baglioni “Via”: pronti, via! Apre la serata con un tiro da fuoriclasse, fa cantare tutto l’Ariston e si becca anche un ‘ti amo!’ dal pubblico. Voto 8 

LE NUOVE PROPOSTE

Mudimbi “Il mago”: tentativo di tormentone che non è detto non vada a buon fine. Il pubblico in sala gradisce, anche la sala stampa batte le mani a tempo. Lo sentiremo. Voto 6,5

Eva “Cosa ti salverà”: delicata e piena di carica, canta quasi sottovoce ma sa colpire nel segno. Un testo da riascoltare e da assaporare per bene, una melodia che fa sognare. Voto 7,5

Ultimo “Il ballo delle incertezze”: piace, raccoglie apprezzamenti tra gli addetti ai lavori. Porta un pezzo che può dare il suo meglio dopo qualche ascolto, pieno di parole. Voto 6,5

Leonardo Monteiro Bianca”: brano di difficile esecuzione. Un crescendo che, forse, si poteva arricchire. Corre il rischio di essere ripetitivo ma non si può non apprezzare. Voto 6,5

 

Virginia Raffaele e Claudio Baglioni: solo per la frase “sei stato il primo emo della storia” meriterebbe il massimo dei voti. Lei si conferma comica geniale e grande improvvisatrice e imitatrice (la ‘sua’ Hunziker non può restare buttata lì così ed essere dimenticata), lui fa da spalla come se fosse sempre stato il suo lavoro…e fa anche una ‘Belen’ che passerà alla storia. Voto 9

Negramaro “Mentre tutto scorre” – “La prima volta”: iniziano sull’onda emotiva della loro prima partecipazione al Festival, proseguono con il secondo brano nel loro pieno stile, condito di tutti gli artifici ‘barocchi’ che il Festival concede. Ma occhio a non abusarne. E poi il duetto, carico di emozione ma con qualche imprecisione che non è passata inosservata. Voto 7

Favino – Steve Jobs: buona l’idea e gli spunti comici, sufficiente la realizzazione. Un Baglioni che, come ha detto lui, senza alcuna vergogna, si presta alla sua stessa presentazione come “new device”. Voto 6

Le donne con Michelle Hunziker: medley emozionale che nasce da tutti gli ‘assist’ forniti in questi giorni dalla presentatrice svizzera. Sempre utile e ben accetta la voce delle donne, specie contro gli orrori quotidiani. Ma attenzione alla retorica, è dietro l’angolo. Voto 6

James Taylor: poco può infrangere la magia della sua voce, ma farlo cantare in italiano su “La donna è mobile” un po’ la fa traballare. Torna alla sua lingua madre per “Fire and rain” e torna la magia. Sembra di essere con lui dall’altra parte dell’oceano. Poi arriva Giorgia per chiudere con “You’ve got a friend” in un duetto che sa di musica vera. Voto 8

Claudio Baglioni – Emma D’Aquino “Sabato pomeriggio”: torna lo strano duetto canzone-commento. Una formula che può andare, ma alla lunga rischia di stufare. Alla fine della serata quei minuti persi possono anche tornare alla mente. Era fondamentale? Voto 5

Claudio Baglioni – Danilo Rea – Gino Paoli “Canzone dell’amore perduto” – “Il nostro concerto” – “Una lunga storia d’amore”: uno spaccato di musica italiana con voci e storie che sono patrimonio di tutti, corredato dai disegni di Manara. Complimenti al ‘dittatore’ Baglioni per l’idea. Voto 7

Nino Frassica: genio indiscusso, sarebbe superfluo (quasi irrispettoso) commentarlo. Voto n.g.

Claudio Santamaria – Claudia Pandolfi “Sarà per te”: a 10 minuti dalla mezzanotte rischia di essere una mazzata, non ce ne vogliano. Ma ci sono esigenze di promozione alle quali il Festival si deve piegare. Voto 5,5

Pietro Zampedroni

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