Autenticità, passione, tradizione: l’arte della calzatura racchiude in sé un patrimonio da custodire e preservare, una cultura di cui l’Italia è uno dei maggiori interpreti. Eccellenza, design raffinato e qualità nei materiali ispirano anche l’offerta che contraddistingue MICAM Milano.
L’85° edizione della manifestazione internazionale dedicata al mondo della calzatura che chiude domani 14 febbraio, è tornata protagonista a Fiera Milano (Rho). Una mostra viva e vitale che rappresenta la più alta espressione della creatività e della qualità di un comparto di punta e solo in Italia occupa oltre 77.000 addetti diretti in quasi 5.000 aziende.
Una vetrina internazionale di tendenza, in un format unico per il suo genere, che con i suoi 1.364 espositori, di cui 603 stranieri e 761 italiani, celebra le eccellenze dell’artigianato manifatturiero attraverso una fusione di elementi di tradizione e innovazione per essere sempre al passo coi tempi. Vasta e qualificatissima, come sempre, la proposta espositiva, che quest’anno si arricchisce con new entry del calibro di Docksteps, Donna Karan, Fragiacomo, Frau, Lelli Kelly, Paciotti e Zecchino D’Oro. “MICAM è un appuntamento immancabile per quanti cercano una vetrina internazionale unica per qualità e stile” dichiara Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici.
“Le aziende, che qui incontrano buyer di tutto il mondo, ritengono questa manifestazione un’occasione unica per lanciare i loro nuovi prodotti, stabilire o consolidare relazioni d’affari, finalizzare al meglio le strategie commerciali internazionali. È qui che si valorizzano al massimo la qualità, la creatività, la ricerca che le nostre aziende sanno esprimere”.
Per sostenere il settore nell’attuale scenario globale, MICAM ha proposto anche quest’anno un format ricco di aree tematiche e merceologiche, tra interessanti conferme e sorprendenti novità. Al padiglione 1, nella Fashion Square, è stato allestito un corner dedicato alla lotta alla contraffazione. Tra gli obiettivi di Assocalzaturifici c’è, infatti, la diffusione della cultura della legalità contro i fenomeni della concorrenza sleale e dei prodotti contraffatti, che penalizzano la produzione Made in Italy, apprezzata in tutto il mondo.
Da qui la decisione di sensibilizzare buyer ed espositori su un tema di estrema importanza, attraverso la realizzazione di una mostra dal titolo “Questa non è una sòla – Scarpe tra fake e rarità”, creata in collaborazione con il Museo del Vero e del Falso, realtà associativa campana con l’obiettivo di tutelare la manifattura italiana e prevenire i fenomeni illegali.
“A livello nazionale il valore del mercato interno del falso genera un “fatturato” di oltre 6 miliardi all’anno” dichiara Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici. “Il danno economico per le industrie calzaturiere è stimato tra 190 e 240 milioni di euro. Il fenomeno purtroppo si è acuito con la crisi, che rende i prodotti contraffatti più appetibili per il consumatore, aggravando la già precaria situazione di molte imprese produttrici, specialmente piccole e medie. Assocalzaturifici è da anni in prima linea nella lotta alla contraffazione, attiva sui principali tavoli politici, nazionali ed internazionali, per sollecitare le istituzioni a prendere provvedimenti efficaci su questo tema. Inoltre, una calzatura contraffatta non provoca solo scompensi economici, ma anche danni alla salute di chi la indossa: materiali non controllati possono essere tossici e rappresentare un problema davvero grave, se si pensa, per esempio, alle calzature destinate ai bambini”.