Attualità - 19 marzo 2018, 16:47

Salute e Benessere: I “Tre Tempi” della salute dell'uomo

"Papà controllati!" la prima iniziativa ufficiale della campagna Prevenzione Alpha per la salute urologica maschile, promossa, presso l’IRCCS Policlinico San Donato dalla Società Italiana di Urologia (SIU) con la collaborazione del Ministero della Salute. Si è svolta oggi, alla presenza del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

Salute e Benessere: I “Tre Tempi” della salute dell'uomo

1° TEMPO/16-25 ANNI

La partita per la salute inizia quando il ragazzo entra nel vivo della propria esistenza. I primi amori, lo sport, le vacanze, il passaggio all’età adulta. Ogni anno in Italia si fanno oltre 2.500 diagnosi di tumore del testicolo che resta la neoplasia più comune nel giovane maschio, pari al 12% del totale delle diagnosi tumorali nell’uomo tra i 18 e i 49 anni. La buona notizia è che questa neoplasia si supera nel 95% dei casi, ma bisogna tenere alta la guardia. Per questo la semplicissima autopalpazione per individuare noduli o ingrossamenti deve diventare un’abitudine a partire dai 15 anni di età. Non è mai troppo presto per cominciare a occuparsi della propria salute, dunque, e prima si inizia meglio è. Tutti i ragazzi hanno bisogno di una visita di controllo per verificare che non vi siano problematiche congenite o situazioni patologiche magari silenziose. Ogni genitore dovrebbe avere chiaro che la salute urologica non è un fatto banale o scontato in giovane età. La giovinezza in sé non è garanzia di assenza di problemi. Ci sono patologie silenti che possono condizionare la fertilità o anche la vita sessuale della persona ed è giusto intercettare per tempo ogni genere di problematica o per rassicurarsi che tutto è nella norma. Per questo sarebbe importante portare la cultura della prevenzione urologica anche nelle scuole. I ragazzi devono imparare a fidarsi, capire che le malattie sessualmente trasmissibili sono in aumento e bisogna prestare attenzione. Così come bisogna comunicare che il fumo, l’abuso di sostanze e di alcol possono causare danni significativi proprio alla condizione uroandrologica.

I giovani maschi possono soffrire di varicocele o di criptorchidismo, non intercettato in età infantile, condizioni facilmente risolvibili, ma che trascurate possono causare problemi in età successiva. In questa fase della vita possono esserci problematiche tumorali, che vanno scoperte il più precocemente possibile. Ogni ragazzo deve imparare a effettuare l’autopalpazione dei testicoli, così come le ragazze imparano presto ad autoesaminare il seno. L’urologo ha anche una funzione ulteriore, perché può tranquillizzare i giovanissimi e aumentare la ‘self confidence’ su quello che resta sempre un aspetto sensibile della vita di un uomo, soprattutto quando la personalità è in formazione, in evoluzione. Lo sport (evitando le discipline che impattano a livello traumatico sull’area genitale come il ciclismo e gli sport da contatto), il cibo sano, le buone abitudini sono garanzia di una vita sessuale appagante e serena per tutta la vita, ma bisogna iniziare presto.

2° TEMPO/25-45 ANNI

Il giovane è diventato uomo, ed è questa la fascia d’età più a rischio. Dopo i 25 anni, la sessualità è pienamente vissuta ed è necessario che vi sia consapevolezza circa i rischi e le necessarie precauzioni per vivere al meglio ogni esperienza di vita. Le malattie sessuali sono in crescita, compreso il contagio da Hiv, il papilloma virus, la Chlamydia, perfino la sifilide e la gonorrea con conseguenze a volte invalidanti, croniche o a lungo termine. Anche su questi aspetti, è fondamentale che gli adulti informino i giovanissimi sui rischi che comporta il mancato uso di profilattici e di altre misure di precauzione.

In questa fascia d’età il tema della fertilità diventa centrale perché è soprattutto qui che si diventa padri. Ma è essenziale anche la salute in ambito sessuale: le malattie veneree sono tornate a numeri che credevamo inimmaginabili, con conseguenze sulla salute riproduttiva e non solo. Per questo

l’urologo è lo specialista di riferimento per approfondire anche questi aspetti. Inoltre, gli studi epidemiologici segnalano da anni che i problemi di fertilità maschile sono in aumento. Ed è proprio intorno ai 30 anni che gli uomini scoprono anche di avere difficoltà nella propria sfera sessuale, con numeri allarmanti su eiaculazione precoce e disfunzione erettile. Anche in questo caso, l’urologo è l’alleato giusto per riportare serenità e fiducia nella vita di ogni uomo, che in questa fase dovrebbe essere nel pieno del suo vigore e della sua esperienza di vita anche come padre. Corretti stili di vita, buona alimentazione e costante attività fisica sono fondamentali. Le stime epidemiologiche più aggiornate segnalano che un uomo su tre è a rischio infertilità e nel 30% dei casi, noi urologi sappiamo che non è possibile stabilirne la causa. È quindi fondamentale monitorare la salute con controlli e con misure di prevenzione sugli stili di vita: alcol e fumo sono da ridurre drasticamente e se possibile mettere al bando, perché hanno effetti diretti sulla fertilità e sul benessere urologico in generale. Il fumo riduce la fertilità perché incide direttamente sulla produzione e dunque la densità di spermatozoi nel liquido seminale. In questa fase soprattutto è essenziale seguire una corretta dieta perché riduce il rischio di calcoli delle vie urinarie, delle prostatiti e allevia i sintomi del basso tratto urinario, così come contrasta il deficit erettile. Nell’età centrale della vita, l’uomo può ancora fare molto per la prevenzione e può prepararsi alla maturità in modo ottimale.

3° TEMPO/45 ANNI E OLTRE

Dopo i 45 anni, ogni uomo attraversa età diverse per ogni decennio che passa. E per questo, l’urologo è il medico che può guidarlo nella consapevolezza che gli ‘over’ possono ancora vivere una vita piena e appagante, con le giuste attenzioni alla propria salute. Perché il quadro diventa più complesso e la salute diventa più che mai il risultato da una parte di come si è vissuti prima e di quanta prevenzione è stata messa in pratica, poi dall’altra, c’è la salute a 360 gradi. Il sovrappeso, il fumo, le cattive abitudini: tutto si riflette sulla salute urologica. Demolito per sempre il falso mito dell’andropausa, ogni uomo può affrontare l’età matura con fiducia. La sessualità può essere vissuta a lungo e in modo appagante, ma con qualche accortezza e facendosi controllare periodicamente dal proprio urologo. In questa fase, ogni padre può e deve parlare con figli e nipoti dell’importanza della prevenzione.

In questa fascia anagrafica sono essenziali controlli costanti dallo specialista e analisi specifiche. La visita urologica diventa un appuntamento da non mancare. Le terapie proposte devono poi essere seguite dal paziente per ottenere il massimo dei benefici. L’ingrossamento volumetrico della prostata è un fatto fisiologico con l’andare degli anni, ma oggi sono disponibili trattamenti che consentono di evitare o di ritardare la chirurgia. E anche quando sia indispensabile il ricorso all’intervento, i laser riducono i tempi di guarigione e di ripresa. In ogni caso, superato il mito dell’andropausa, occorre comunque tenere sotto controllo gli effetti del calo ormonale che è fisiologico con il passare degli anni. Anche per questo ci sono risposte appropriate e personalizzate. Il paziente ha molte, anzi moltissime, chance di cura e di prevenzione. Ma deve parlarne con il suo urologo, che sa essere al suo fianco anche a livello psicologico in modo concreto.

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