Attualità - 31 luglio 2018, 13:23

Vigevano, un esposto per la questione Asm Energia

Il consiglio comunale vota la proposta di presentare un esposto in procura in merito alla lettera inviata al comune dalla società Bluenergy con cui si diffidava l’amministrazione dal comprare quote di Asm Energia

Vigevano, un esposto per la questione Asm Energia

Finirà per carte bollate la questione delle azioni di Asm Energia. Il consiglio comunale ha dato mandato al sindaco di presentare un esposto in procura perché vengano valutati eventuali elementi di reato nella lettera che Bluenergy ha mandato al comune nei giorni scorsi. Nella missiva si diffidava il comune dal comprare il 45% delle quote di Asm Energia in mano a un’azienda privata, e per la quale la Bluenergy avrebbe presentato un’offerta. Al comune, in virtù del diritto di prelazione, basterebbe pareggiare l’offerta della Bluenergy per entrare in possesso delle quote. La Bluenergy ha però scritto all’amministrazione diffidandola dal farlo, perché, secondo le sue valutazioni, l’operazione sarebbe contraria alla riforma Madia, che impone ai comuni di non possedere quote azionarie in aziende non giudicate strategiche. Una società che vende energia, secondo la Bluenergy, non può venire considerata strategica. Non è dello stesso avviso il consiglio comunale, che invece ha votato (in seduta segreta), per esercitare il diritto di prelazione e comprare così le quote per tornare in possesso del 100% di Asm Energia.

Un affare milionario (si parla di 14 milioni di euro per l’acquisto del 45%) che si rivelerà fondamentale anche per il futuro del bilancio sia del comune che di Asm Holding, dato che Asm Energia distribuisce ogni anno importanti utili. Nel consiglio di ieri sera, chiamato a decidere sulla questione, non sono mancate le polemiche, con la maggioranza che ha fortemente attaccato l’opposizione. Quando si è trattato di discutere dell’opportunità di presentare un esposto in procura sulla diffida di Bluenergy, le minoranze hanno abbandonato l’aula. “Ci sono persone che hanno firmato la mozione con cui viene proposto di procedere con l’esposto in procura, e che ora non sono presenti in aula. Si vede che l’argomento non interessa”, è il velenoso commento del capogruppo della Lega Enrico Chiapparoli. I consiglieri che hanno firmato il documento ma non hanno partecipato alla discussione sono Luca Mazzola del Movimento 5 Stelle ed Emanuele Corsico Piccolini del Pd.

Ancora più dura Daniela Parini, del Gruppo Civico: “Prima firmano un documento e poi ci abbandonano? L’opposizione ci ha lasciati soli in un momento così importante per il futuro della città”. Amara la constatazione del capogruppo de La Strada Verso Milano Carlo Cavigliani: “Nel momento in cui c’è da assumersi la responsabilità, la minoranza non c’è”, ha dichiarato.

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