Cronaca - 05 agosto 2018, 11:04

Vigevano: lo minaccia di morte con una pistola ad aria compressa, arrestato un 69 enne

L'uomo, originario di Verolanuova (Bs), ha aggredito un 33 enne nigeriano presumibilmente per ragioni sentimentali legate alla cugina di quest'ultimo, con cui aveva da poco terminato una lunga relazione affettiva

Vigevano: lo minaccia di morte con una pistola ad aria compressa, arrestato un 69 enne

Nella serata di ieri (sabato 4 agosto), i carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Vigevano, hanno tratto in arresto per il reato di violenza privata aggravata poiché commessa con armi: un 69 enne nato a Verolanuova (Bs) e residente a Castello d’Agogna già noto in passato alle forze dell'ordine.

L'uomo, poco prima dell’intervento dei carabinieri, aveva puntato una pistola alla nuca a un 33 enne nato in Nigeria e residente a Vigevano, gravato da precedenti di polizia in materia di immigrazione, solo dopo l'arma si rivelava essere ad aria compressa e in grado di sparare solo piombini. Quest’ultimo, al momento dell’aggressione, si trovava nel piano interrato del complesso condominiale di Via Trivulzio dove  risiede e dove era sceso per riattivare la corrente elettrica del suo appartamento.

Dopo avergli puntato la pistola alla testa, il malvivente gli intimava di salire su nel suo appartamento minacciandolo più volte che lo avrebbe ammazzato. Tuttavia, nel salire le scale,  in un momento di distrazione, la vittima riusciva a reagire, girandosi repentinamente e scostando nell’occasione la pistola. Nella colluttazione riceveva numerosi colpi alla faccia, alcuni anche con il calcio della pistola, ma riusciva alla fine a scappare, non prima di aver disarmato l’aggressore, strappandogli anche uno zainetto dalle spalle.

I condomini, udendo le forti urla dei due, allertavano quindi i carabinieri, che, già in servizio di pattugliamento nella città ducale per la prevenzione dei reati del fine settimana, giungevano in pochi minuti e, messi a conoscenza dei fatti, riuscivano a rintracciare il  69 enne mentre stava cercava di scappare dal cortile.

Nelle tasche dello stesso veniva rinvenuto un coltello di lunghezza 17 cm, di cui 8 di lama, e un paio di guanti in lattice di colore azzurro mentre all’interno dello zaino dello stesso rinvenivano: una mannaia in acciaio, una pistola ad aria compressa (collocata all’interno dalla vittima dopo l’aggressione), numerosi spezzoni di corde, nastri adesivi e da imballaggio e vari paia di guanti in lattice 59 pallini in metallo per la sopracitata pistola. Il motivo dell’aggressione, da confermare, pare risiedere nella fine di una lunga relazione sentimentale tra l’aggressore e la cugina della vittima, conclusione addebitata a quest’ultimo.

L'uomo, al termine delle formalità procedurali è stato condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima che avrà luogo nella giornata di domani.

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