Un incipit fiabesco, seguito da un'autentica esplosione di sonorità: "Mi sento bene" è la canzone con cui Arisa gareggia al Festival di Sanremo 2019.
La cantante 36enne ha aperto la conferenza stampa al "Palafiori" con un annuncio: 'Una nuova Rosalba in città' è il mio ultimo lavoro, disponibile dall'8 febbraio. Un disco che parla chiaro e contiene tante canzoni che rappresentano numerosi esperimenti. Non si discosta moltissimo da 'Sincerità', è una sorta di ritorno al passato: nella mia vita c'è stato un momento di malinconia quando ho raggiunto la popolarità e riabbracciare le mie radici ho capito che è l'unico modo per stare bene".
Cosa non piaceva ad Arisa di se stessa prima di questa partecipazione alla kermesse canora in landa matuziana? "Mi ponevo troppe domande: bisogna essere profondi nel presente, utilizzando la propria sensibilità per rendere i rapporti sempre più ricchi e intensi".
E ancora: "Se vincessi il Festival, parteciperei all'Eurovision Song Contest con questa canzone oppure con "Il futuro ha bisogno d'amore", un brano che fotografa la realtà dei giorni nostri, ma personalmente propendo per la prima opzione".
Ma al giorno d'oggi, per Arisa, conta più essere belli o essere bravi? "La bella presenza fa sì che un concetto passi meglio. Chi ha letto 'Il piccolo principe' sa cosa intendo. Chi non si trascura, non vanifica gli sforzi e l'impegno profuso per veicolare un messaggio".