"Sindrome della morte in culla" è la causa della morte del piccolo Samuel Di Martino avvenuta la notte del 20 novembre a Strona. A chiarire definitivamente la triste vicenda è stato lo stesso procuratore di Biella, Teresa Angela Camelio che vista la delicatezza della vicenda, ha seguito in prima persona tutto l'iter coadiuvata dal sostituto Mariaserena Iozzo.
LA RICOSTRUZIONE. "Il piccolo -ha spiegato il procuratore- era nato all'ospedale di Ponderano il 10 giugno 2018 e aveva intrapreso il percorso vaccinale iniziato il 20 agosto con la prima dose, la seconda tappa di richiamo il 20 settembre, la terza il 15 ottobre fino ad arrivare all'ultima il 19 novembre. Giorno in cui gli è stato somministrato una dose di Bexsero (farmaco per il quale non sono stati registrati casi di decesso dopo l'assunzione, ndr). A quel punto, dopo il decesso, erano sorti dubbi sulla possibilità di causa della morte dovuta alla vaccinazione stessa. L'esigenza da parte dei famigliari di chiarezza che ha portato la procura di Biella a chiarire le cause. Nella giornata del 19 novembre il bimbo stava bene, aveva assunto regolari pasti omogenizzati e poppate di latte oltre ad avere una temperatura corporea di 35 gradi. Alle 21 si era addormentato, alle 23 i primi lamenti, alle 2,30 la mamma aveva notato il respiro affannoso mentre alle 2,50 le labbra del piccolo Samuel erano color viola". Non respirava più, la respirazione bocca a bocca, la corsa purtroppo inutile dell'equipe medica dell'ambulanza del 118. Il bimbo è stato dichiarato morto alle 3. Nei giorni seguenti la procura ha incaricato, per fugare ogni dubbio, un luminare in materia di epidemiologia, igiene e medicina preventiva, il medico legale Pier Luigi Lopalco. Per la parte della famiglia si è occupata la specialista in medicina legale per le assicurazioni, Iao Chen. "I risultati di entrambi i periti sono identici -conclude Teresa Angela Camelio-: in Samuel era in corso una polmonite bilaterale in atto da giorni e la morte non individua nessun tipo di responsabilità di vaccini. In gergo è definita sindrome della morte in culla. Improvvisa per la quale non c'è nulla da fare".