L’istituzione delle università è stato uno dei più grandi lasciti del Medioevo alla cultura dell’Occidente. Alcune delle più importanti università europee nacquero proprio in Italia. La prima università al mondo venne infatti fondata a Parma nel lontano 962, seguita da quella di Bologna nel 1088. Tra quelle antiche università italiane che hanno dato un importantissimo contributo al sapere europeo e mondiale non possiamo non annoverare anche l’Università degli Studi di Pavia, fondata nel 1361.
Attualmente l’Alma Ticinensis Universitas, o l’UNIPV, come si è soliti abbreviare il nome dell’ateneo al giorno d’oggi, è un’università che offre ben 84 corsi di laurea, 29 master e 22 dottorati di ricerca, nonché una fitta rete di progetti in ambito internazionali mirati a promuovere l’eccellenza nel campo dell’apprendimento e della ricerca. L’università rappresenta un centro culturale importantissimo non solo per le migliaia di studenti che la frequentano, ma anche per tutta la città. Molti sono quegli spazi dell’università aperti al pubblico e sono stati spesso adibiti ad iniziative di vario genere, in particolare a convegni e mostre.
Presso la Biblioteca Universitaria di Pavia (Strada Nuova, 65 27100 – Pavia) dal 19 febbraio al 6 aprile 2019 sarà possibile visitare, gratuitamente e senza prenotazione, una mostra fotografica dedicata ad alcune delle figure più illustri passate per i banchi e le cattedre dell’Università di Pavia durante il Novecento. Il titolo della mostra è “Il tempo di uno scatto. Visite illustri all’Università di Pavia”, un titolo che vuole sottolineare il carattere di un’esposizione tutta dedicata ad una ricca documentazione fotografica che va dal XX secolo fino ad oggi.
Moltissimi sono i personaggi illustri legati all’Università di Pavia nel corso della storia. Basti pensare a Gerolamo Cardano, che fu medico, filosofo e astrologo, nonché grande matematico e fine studioso della teoria della probabilità, oppure a un notevolissimo chimico, fisico e sperimentatore come Alessandro volta, il padre della pila elettrica. Per non parlare poi di grandi letterati del calibro di Carlo Goldoni o di Ugo Foscolo, figure centrali nello sviluppo della letteratura italiana negli ultimi secoli.
Molte delle personalità della cultura e della politica che hanno segnato la vita del nostro paese nel Novecento sono passate per l’ateneo pavese e questa mostra ci offre un quadro ricco e dettagliatissimo sul tema. Sono esposti infatti gli scatti che documentano alcuni dei momenti più significativi della storia di questa università nel XX secolo, momenti come il conferimento di lauree honoris causa, convegni, inaugurazioni e cerimonie accademiche di diverso tipo, che hanno visto coinvolti personaggi chiave del secolo scorso. La mostra è stata ideata dal direttore Fabio Zucca, a cura di Roberta Manara, insieme ad Alessandra Baretta e Maria Piera Miliani. Fondamentale la collaborazione con la Biblioteca Universitaria di Pavia, con il Centro interdipartimentale di ricerca e documentazione sulla storia del Novecento, nonché con l’Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.
Si potrà quindi ammirare tutta quella documentazione d’archivio che ritrae le visite di personaggi come il re Vittorio Emanuele III o il principe Umberto di Savoia. Saranno esposti foto, articoli di giornale e documenti di vario tipo, che mostrano il legame tra l’Università di Pavia e alcune delle più importanti autorità politiche, militari e culturali del Novecento. In mostra c’è anche tutto il materiale riguardante la “Matricola ad honorem”, riconoscimento che l’università ha riservato a personalità salienti delle scienze e delle arti italiane come Enzo Ferrari, Norberto Bobbio e Federico Fellini.
Dagli scatti si potranno riconoscere inoltre grandi personalità del giornalismo come Indro Montanelli, politici come Giovanni Gronchi, Luigi Einaudi, Giovanni Spadolini, scienziati come Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia, figure che hanno reso lustro all’arte italiana nel mondo come il maestro Riccardo Muti.
Chi si interessa di storia italiana contemporanea non può perdersi una visita a questa mostra, un piccolo gioiello di documentazione, una splendida testimonianza di un passato recente quanto mai ricco di eventi e di figure, che hanno contribuito in modo significativo alla crescita dell’Italia e alla diffusione della cultura nel mondo.