La salma di Massimo Peressini, l'alpinista 44enne residente a Novara e disperso nel massiccio del Monte Rosa da domenica scorsa, è stata ritrovata martedì pomeriggio in fondo a un crepaccio nei pressi del Col del Lys (a 4151 metri) tra Valle d'Aosta, Piemonte e Svizzera.
Il recupero del corpo, ormai senza vita, ha richiesto un'operazione complessa a causa delle condizioni meteorologiche proibitive per vento e freddo, risolta grazie alla sinergia tra Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, Soccorso Alpino Valdostano e Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Sono state adoperate tutte le risorse umane e tecnologiche a disposizione: elicotteri, droni, unità cinofile e la nuova antenna Recco.
Il ritrovamento è avvenuto grazie all'individuazione di una traccia nella neve nei pressi del crepaccio. Con l'ausilio delle corde i tecnici si sono calati all'interno per circa 30 metri prima di trovare il corpo esanime dell'uomo che in seguito è stato recuperato e consegnato alle autorità per le operazioni di Polizia Giudiziaria.