Economia - 28 giugno 2019, 18:49

Coldiretti Pavia, fondamentale lavorare sulla filiera per garantire il giusto reddito agli agricoltori

Anche il tema della cooperazione al centro dell’Assemblea Provinciale che si è svolta oggi. Presenti a Certosa il Presidente di Ue.Coop Gherardo Colombo e il Ministro Centinaio

Coldiretti Pavia, fondamentale lavorare sulla filiera  per garantire il giusto reddito agli agricoltori

“Il mondo del riso non può più aspettare: è necessario creare serie e concrete politiche di filiera per garantire il giusto reddito agli agricoltori”. Così Stefano Greppi, Presidente di Coldiretti Pavia, durante l’Assemblea Provinciale 2019 della più importante Organizzazione agricola pavese che si è svolta oggi a Certosa di Pavia. Al convegno intitolato “Filiera e cooperazione per il futuro dell’agricoltura” che si è tenuto all’Agriturismo Granai Certosa hanno partecipato anche il Presidente di Ue.Coop Gherardo Colombo, il Presidente di Coldiretti Lombardia Paolo Voltini, il Presidente del Consorzio Agrario Terrepadane Marco Crotti e il Ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio.

“Coldiretti sta facendo molto in questo campo grazie alla nascita di Filiera Italia – spiega ancora Stefano Greppi – un’associazione di cui fanno già parte nomi molto importanti dell’industria agroalimentare italiana: perché nessuna riseria della provincia di Pavia ha ancora aderito? Filiera Italia ha tra i suoi valori fondanti – continua il Presidente di Coldiretti Pavia – anche quello di assicurare un’equa ripartizione del valore aggiunto tra i diversi attori della filiera, contrastando pratiche commerciali scorrette e poco trasparenti”.

Pavia è la patria del riso italiano: tra la Lomellina e il Pavese sono 1.500 le aziende agricole attive nel settore, che coltivano 80 mila ettari di risaie (il 40% circa del riso italiano). “Eppure tra pochi giorni l’Unione Europea firmerà un accordo per l’importazione di 80 mila tonnellate di riso lavorato, semilavorato e aromatico accusato di essere ottenuto con il lavoro minorile, secondo la denuncia del Dipartimento del lavoro statunitense – spiega ancora il Presidente di Coldiretti Pavia – Si tratta di una decisione sbagliata e contraddittoria, in virtù sia della difficile situazione del comparto risicolo sia della decisione della stessa Unione Europea che da metà gennaio 2019 ha messo finalmente i dazi sulle importazioni provenienti dalla Cambogia e dalla Birmania (ex Myamar) che fanno concorrenza sleale ai produttori italiani e pavesi”.

Oggi in provincia di Pavia il settore primario vale tra i 600 e i 700 milioni di euro, generati da un patrimonio di oltre 6 mila aziende agricole attive. “Agli agricoltori deve essere garantito il giusto reddito – dice ancora il Presidente di Coldiretti Pavia – E questo può avvenire sia grazie a una tutela del vero Made in Italy agroalimentare con l’etichetta d’origine obbligatoria per tutti i cibi sia con politiche e contratti di filiera. Prezzi più stabili - conclude Stefano Greppi – permettono una migliore pianificazione per gli agricoltori e per le industrie, e anche un vantaggio per il consumatore. La stabilità dei prezzi è necessaria alla risicoltura italiana per essere competitiva sui mercati stranieri, non abituati alla volatilità delle quotazioni di questo settore.

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