Come ogni anno quasi una settimana di festa per celebrare il sentitissimo San Defendente cassolese. La cittadina lomellina ha infatti dato lo start ufficiale ai festeggiamenti giovedì 4 luglio e ha vissuto tutte le sere fino a martedì un’atmosfera di partecipazione e spettacolo. Ogni sera vi era la possibilità dalle ore 20 di cenare e poi godersi gli intrattenimenti organizzati e preparati un po’ per tutti i gusti.
Il servizio bar e ristoro presentava tra le altre specialità classiche quali ravioli, gnocchi, salami e affettati, fritto misto e costate presso La Badocià. Presenti per tutta la settimana intrattenimenti per i più piccoli, che ogni sera potevano giocare e divertirsi su gonfiabili e giostre, oltre al banco di beneficenza.
Il via ufficiale come detto è avvenuto giovedì 4 luglio quando dalle 21.15 il sagrato della Chiesa di San Giorgio ha fatto da palcoscenico per il saggio di danza della scuola Centro Arte e Sport. La sera successiva dopo l’Happy Hour organizzato è stata la volta della musica con l’Abbadream – Abba Tribute.
Momento cardine della sagra è poi stato senza alcun dubbio il sabato sera che ha vissuto prima la sfilata per le vie cittadine dei folcloristici e colorati rappresentanti delle quattro contrade cittadine Stra Vegia, Furnasa, San Giorgio e Stradon, poi le sfide agguerrite e divertenti dei giochi del palio. Hanno preso parte alla sfilata per le strade cassolesi anche La Banda di Stunaa di Sesto Calende e i Musici ed Alfieri dell’Onda Sforzesca di Vigevano, ben lieti dell’invito.
Dalle 21.30 il sagrato della Chiesa ha visto cominciare le sfide e i giochi per la disputa vera e propria del 46° Palio delle Contrade. Dopo una serie di bizzarre e divertenti gare a spuntarla è stata la contrada bianco-verde di San Giorgio, che ha gioito insieme al numeroso pubblico presente.
Domenica alle ore 10 presso la Chiesa di San Giorgio si è poi tenuta la Santa Messa Solenne a cui ha partecipato anche l’Amministrazione Comunale. A seguire sono stati premiati i vincitori del XIV Trofeo San Defendente Gara Individuale di pesca alla trota organizzata dalla Società Pescatori Dilettanti Cassolesi. La serata domenicale si è conclusa con un gradita presenza musicale: ad allietare il pubblico di Cassolnovo c’erano infatti i DIK DIK in concerto dalle 21.30.
Il lunedì non poteva mancare il classico appuntamento con i Fuochi Artificiali. Dalle 22.30 nella prima campagna di Cassolnovo è stato infatti allestito un magnifico spettacolo di colori, seguito poi nelle vie cittadine dal Concerto del Corpo Musicale Cassolese e l’assaggio dei pesciolini fritti preparati dalla Società Pescatori Dilettanti Cassolese. A chiudere la settimana di festeggiamenti la partenza della XXIV Corsa Podistica non competitiva a passo libero Trofeo Massimo Manazza e le successive premiazioni.
E’poi stata allestita dal 6 all’8 luglio nel cortile della casa di riposo Lavatelli in via San Giorgio una mostra di pittura a cura dell’Associazione RADICI che ha visto protagonisti alcuni giovani artisti cassolesi. La mostra dal titolo “Non perdiamo il tempo” ha coinvolto Roberta Favara e Nicolò Bromo. Così ce li ha presentati la stessa Associazione Radici: “nei dipinti di Roberta saltano subito all’occhio la brillantezza e la particolare aderenza al reale, con una continua ricerca e un costante studio della luce come unica fonte di sensazioni emotive. Il tratto stilistico del 24enne Nicolò trae invece spunti dall’arte classica, da quella grafica e anche dall’ hip-hop. Presenta in particolare aspetti più vicini alla strada, alla quale è molto legato per l’altra sua grande passione, lo skateboard”.
Come ogni anno è stato poi consegnato dall’Amministrazione Comunale il DEFENDENTINO D’ORO, dato al cassolese più meritevole nell’anno. Per la prima volta da quando è stato istituito è stato assegnato pari merito a più persone valutate dalla Commissione e ritenute valide. Il riconoscimento è stato dato alla famiglia di Don Luciano Dall’O’, in memoria dell’ex parroco, a suor Maria Gavazzi, responsabile delle Figlie di Maria Umilissima, e alla famiglia Campagnani Sturaro, simbolo della battaglia per migliorare la vita delle persone disabili.