Attualità - 24 settembre 2019, 12:50

E' Vigevano il cuore del Teatro Partecipato con Mimmo Sorrentino

Gli spettacoli al Carcere cittadino e all'Istituto De Rodolfi vanno a rappresentare il vanto tutto vigevanese del Teatro sociale. Al via anche l'Alta Scuola di Teatro Partecipato di Mimmo Sorrentino

E' Vigevano il cuore del Teatro Partecipato con Mimmo Sorrentino

Il Comune di Vigevano, la Fondazione Piacenza e Vigevano, e la Fondazione Vismara di Milano. Sono questi i principali attori, visto che di teatro si sta parlando, dell'organizzazione del progetto "Vigevano: città del teatro partecipato". Partner importanti dell'iniziativa sono poi il Ministero di Giustizia, il Mibact, l'Istituto De Rodolfi, l'ASST di Pavia, la Casa di Reclusione di Vigevano e il CRA. La proposta culturale e sociale presuppone anche l'apertura della scuola gratuita "L'Alta Scuola di Teatro Partecipato", voluta da TeatroIncontro e diretta da Mimmo Sorrentino.

Il progetto al via il prossimo 27 settembre col primo spettacolo del Carcere di Vigevano, è parte integrante del cartellone del Cagnoni. Proprio il teatro civico vigevanese è l'unico teatro italiano a prevedere nella sua programmazione un simile progetto di teatro sociale.

Il sipario si aprirà ai detenuti, ai "folli, agli anziani, agli studenti, con il chiaro scopo di rendere tutte queste categorie fonte e portatrici di arte. Ovviamente nell'ottica di un processo che sia di crescita, integrazione e partecipazione sociale. In modo particolare il Carcere e l'Istituto De Rodolfi sono diventati centri di partecipazione culturale permettendo a chi li vive quotidianamente di riscoprire valori di aggregazione e vicinanza.

Questo teatro, definito da Sorrentino "di servizio", vedrà lo svolgimento di uno spettacolo intitolato "Quesalid" venerdì 27 settembre e venerdì 11 ottobre alle 20 nel teatro del Carcere di Vigevano. Il nucleo dello spettacolo girerà intorno alla figura di questo sciamano indigeno, presentato da Sorrentino attraverso una figura femminile prima curata da una guaritrice e poi divenuta anch'essa guaritrice. Dimensione curativa e teatrale troveranno così modo di intersecarsi. L'ingresso sarà gratuito.

Al De Rodolfi invece venerdì 25 ottobre e venerdì 29 novembre alle 21 , sempre ad ingresso libero, andrà in scena "I Promessi Sposi". Lo stesso Mimmo Sorrentino ci ha spiegato come viene portato avanti questo spettacolo con una squadra di attori ultra ottantenni davvero particolare: "qui il testo per noi diventa solo un pretesto. Infatti facciamo tutto ma proprio tutto quello che a teatro non si dovrebbe mai fare. Suggeriamo ad alta voce, non abbiamo luci, non ci sono costumi. Riusciamo però ugualmente a fare del vero teatro, a rispettare i tempi comici. Loro in particolar modo riescono a divertirsi e così a divertire il pubblico che li guarda".

Questo tipo di teatro sociale a cui Sorrentino è vicino da anni ha trovato a Vigevano terreno fertile per potersi esprimere al meglio, per giunta con anche ottimi risultati. E' la dott.ssa Cira Bonocore del CRA che ci spiega come per i detenuti prima e le detenute ora questo progetto rappresenti un'opportunità di "educarsi alla libertà. E' qualcosa di complicato e difficile da gestire ed organizzare ma che da i suoi frutti. Tutti coloro che hanno partecipato ai mandati teatrali dopo il loro rilascio non sono più rientrati nel sistema carcere. L'obbiettivo è perciò quello di tramutare l'illegalità in legalità".

Ha avuto enorme successo questo metodo alternativo di fare teatro. Sorrentino in particolar modo anche attraverso l'ausilio e il parere di esperti ha avuto modo di lavorare sulla psiche di queste persone, coinvolgendole in un progetto mirante a creare un ponte con la città e la socialità. La cultura diventa così un mezzo di recupero sociale e fa di questo interessante lavoro, apprezzato anche in diverse città italiane, un oggetto di studio da parte di Università italiane sia in ambito di Scienze Pedagogiche sia Giuridiche.

Andrea Pugno

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