Cultura-Eventi - 27 settembre 2019, 11:05

Settimana Internazionale del Sordo tra festa e protesta Brazzo e l’importanza del riconoscimento della LIS

Settimana Internazionale del Sordo tra festa e protesta  Brazzo e l’importanza del riconoscimento della LIS

Nella Settimana Internazionale del Sordo le Comunità Sorde di tutto il mondo si uniscono in festeggiamenti e mostrano che non sono comunità invisibili, sono comunità vibranti e parte integrante delle nostre città.

La settimana si è aperta lunedì con la Giornata Internazionale dedicata alle Lingue dei Segni per ricordare ancora una volta che non possiamo definirli gesti ma Segni, che non si può parlare di linguaggio ma di una Lingua, una lingua naturale dotata di grammatica, unicità, dignità e indipendenza, una lingua silenziosa un codice con cui dire ogni cosa (Brazzo, Sono Sordo Mica Scemo, 2016).

L’Italia è l’unico Paese in Europa a non aver ancora riconosciuto la sua Lingua dei Segni (LIS). Da anni Brazzo, sordo dalla nascita e unico rapper sordo attualmente attivo in Italia, si batte per il riconoscimento e la diffusione della Lingua dei Segni Italiana.

Non basta ricordarsene un giorno all’anno. Non basta parlarne cinque minuti su un giornale e poi voltare di nuovo lo sguardo. Noi sordi siamo qui e siamo qui ora. E chiediamo che la nostra lingua madre venga riconosciuta. È nostro diritto.” afferma il rapper.

Il 28 Settembre si festeggerà la GMS (Giornata Mondiale del Sordo) giunta quest’anno alla sessantunesima edizione, e in molte piazze italiane tra cui Milano ci saranno manifestazioni e cortei a cui parteciperanno non solo i membri della Comunità Sorda ma anche tutti coloro che hanno deciso di abbracciarne la causa.

Finché la LIS non verrà riconosciuta ufficialmente dallo Stato non avremo neanche interpreti laddove necessario. Nelle strutture pubbliche non ci sono servizi adeguati a supportarci. Chi lavora lì non è attrezzato per comunicare con noi, sono persone che non sanno come interagire con una persona sorda, eppure basterebbe davvero poco: un corso di sensibilizzazione, un servizio di interpretariato fisso o su appuntamento. Che questi servizi siano sempre a nostre spese non è giusto, soprattutto in strutture pubbliche. Ci sono persone sorde che spesso non possono permettersi di pagare un interprete: e in quei casi la dignità della persona, i diritti, dove sono?” continua Brazzo.

I problemi, spiega il rapper, riguardano tutte le persone sorde e cominciano dall’infanzia: “nelle scuole pubbliche i bambini sordi non sono affiancati in modo continuativo da assistenti alla comunicazione o da interpreti, anzi in molti casi sono lasciati da soli, senza guida, senza supporto, o sono costretti a uscire dalla classe con insegnanti di sostegno che non conoscono la LIS e non hanno le competenze adatte per seguirli. Il lavoro fatto a scuola è fondamentale, se fatto male il bambino rischia di rimanere a un livello di comunicazione estremamente superficiale”.

 “Noi sordi -conclude Brazzo- finora ce la siamo sempre cavata da soli, facendoci carico di ogni fatica. Ora basta, non ci accontentiamo più”.

Brazzo, dal 2016 ha iniziato la sua carriera musicale e ha ora spalle 7 brani -con relativi video musicali e interamente autoprodotti - in cui canta e segna per una accessibilità e un’integrazione totali, reperibili sul suo canale YouTube e su tutte le piattaforme di streaming musicale.

Parallelamente alla carriera da cantante, il rapper gira nelle scuole affrontando il tema della sordità e sensibilizzando bambini, ragazzi e docenti sull’importanza della Lingua dei Segni e sulla Cultura Sorda.

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