Attualità - 14 novembre 2019, 22:26

Cassolnovo, sottoscritto il protocollo d’intesa per il controllo del vicinato. Passo importante per l’obiettivo sicurezza

Questa mattina (giovedì) il sindaco Luigi Parolo ha firmato il documento in prefettura alla presenza del Prefetto e dei vertici provinciali delle forze dell’ordine

Cassolnovo, sottoscritto il protocollo d’intesa per il controllo del vicinato. Passo importante per l’obiettivo sicurezza

Grazie alla collaborazione e all’unione si possono raggiungere grandi traguardi. L’aiuto reciproco è il concetto che sta alla base del progetto del controllo del vicinato. Un’operazione che è già entrata in funzione in diverse realtà italiane con ottimi risultati. Ora ci sarà anche Cassolnovo che, dopo aver ribadito a più riprese che una delle priorità porta il nome di sicurezza, ha deciso di sottoscrivere il protocollo d’intesa per il controllo del vicinato.

L’iniziativa sarà un valido strumento per prevenire furti e reati, facendo così aumentare la percezione di sicurezza. Si avvierà così un meccanismo che porterà alla creazione di reti sociali e fornirà conoscenze utili ad eliminare le vulnerabilità. “La parte importante del progetto - sottolinea il vicesindaco Paolo Bazzigaluppi - riguarda proprio il recupero di una rete sociale che permetta ai cittadini di sentirsi sicuri a casa propria”.

Per fornire ai residenti tutte le informazioni utili, l’amministrazione ha organizzato martedì 12 novembre un incontro, in cui era presente un ricco tavolo di relatori. Oltre al sindaco Luigi Parolo, al suo vice nonché assessore alla sicurezza Paolo Bazzigaluppi, hanno partecipato Maria Grazia Pietrapertosa, comandante della Polizia Locale di Cassolnovo, ed Alfonso Castellone, referente dell’associazione controllo del vicinato.

“All’incontro di martedì - spiega il vicesindaco - erano presenti nel pubblico circa una cinquantina di persone, molte delle quali sono pure intervenute con domande. La nostra proposta ha sicuramente generato curiosità, ora bisognerà vedere quante adesioni riusciremo a raccogliere. Attualmente la priorità è quella di effettuare un’azione di semina, sulla raccolta ci concentreremo da fine anno in avanti. Il numero di adesioni avute in questi primi giorni non rappresenta un parametro fondamentale, ci interessa maggiormente aver presentato il progetto ed aver creato curiosità tra il pubblico”.

 Nell’incontro pubblico di martedì scorso, durato circa due ore, è stato spiegato in maniera approfondita il funzionamento dell’iniziativa. Verranno organizzati gruppi di vicini, gestiti da un coordinatore, che ponendo attenzione alla zona di residenza si scambieranno informazioni riguardo a potenziali pericoli (auto sospette, passaggi ripetuti, allarmi) per fornire segnalazioni complete. Il coordinatore farà da tramite per le comunicazioni con le forze dell’ordine, salvo situazioni d’emergenza dove resta fondamentale il contatto diretto. Le zone in cui saranno attivi i gruppi di controllo del vicinato verranno indicate con apposita segnaletica. L’iniziativa non prevederà nessun tipo di ronda. E’ bene anche ribadire che la funzione dei cittadini sarà solo ed esclusivamente di osservazione e non di azione.

Tra le domande più diffuse sul controllo del vicinato è stato chiesto se verrà attivato solo in determinate zone. La risposta è in base alle adesioni. Nel senso che servirà un numero significativo di vicini per poter considerare efficacemente coperta una zona.

Quali passaggi dovranno seguire i cittadini per aderire? Le adesioni verranno raccolte direttamente dalla Polizia Locale al fine di individuare le zone in cui verrà avviato il progetto e quindi procedere a programmare la formazione e l’esposizione della segnaletica. E’ possibile scaricare il modulo di adesione e consegnarlo al comando di Polizia Locale di Cassolnovo (Via Lavatelli n. 30) oppure inviarlo al seguente indirizzo email: polizialocale@comune.cassolnovo.pv.it.

Il controllo del vicinato potrebbe riportare anche alla riscoperta della fiducia tra vicini. Sembrano ormai particolarmente lontani gli anni in cui nei paesi si viveva senza la preoccupazione di chiudere la porta delle proprie abitazioni. Ci si sentiva sicuri e basta. “E’ la situazione tipica di una Cassolnovo anni ’70 - conclude Bazzigaluppi -  oggi invece il mondo è cambiato. Si verificano episodi di microcriminalità, furti e truffe agli anziani. Durante la campagna elettorale abbiamo infatti ricevuto diverse segnalazioni da parte dei cittadini relative ad alcune situazioni da monitorare. Nulla è però preoccupante, anche perché la stessa situazione si estende pure al di fuori di Cassolnovo. Da noi fortunatamente il numero di reati è contenuto”.

Fabrizio Negri

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