Partivano dal campo nomadi di Ghislarengo nel vercellese e, una volta raggiunti vari centri del Nord Italia, si spacciavano per operatrici comunali, mettendo a segno truffe ai danni di persone anziane.
Tre donne, domiciliate nella struttura a cavallo tra le province di Vercelli e Novara, sono finite in arresto, nella giornata di giovedì, al termine di un'operazione condotta da Polizia e Carabinieri in esecuzione a un'ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Milano.
Le accuse, nei confronti delle tre, sono furto in abitazione aggravato e sostituzione di persona: molteplici i casi perpetrati ai danni di persone anziane, alle quali le indagate si presentavano come operatrici del Comune di residenza, incaricate di verificare i medicinali assunti, al fine di consentire un'esenzione dal pagamento del ticket sanitario.
Con questa modalità truffaldina, più che collaudata, le tre donne riuscivano ad avere accesso alle abitazioni, dalle quali, approfittando della distrazione delle vittime, sottraevano gioielli e denaro.
Sono ascritti alle indagate molteplici episodi commessi, a ritmo serrato, dai primi mesi del 2018, tutti caratterizzati dal medesimo modus operandi.
L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore Paola Pirotta, è stata portata a termine dal Pool Antitruffe della Procura della Repubblica di Milano, da tempo impegnato nell’attività di contrasto ai reati contro il patrimonio in danno di anziani.
Per l’esecuzione delle misure cautelari in carcere si è reso necessario accedere al campo nomadi di Ghislarengo. L’accesso è stato possibile grazie al supporto della Questura di Vercelli e dei Carabinieri.