Il premier Giuseppe Conte, poco fa al termine del consiglio dei ministri, ha annunciato che «nelle aree focolaio non sarà consentito l'ingresso e l'allontanamento, salvo specifiche deroghe da valutare di volta in volta. In quelle aree è già stata disposta la sospensione delle attività lavorative e delle manifestazioni».
Nelle prossime ore «le misure approvate saranno rese operative e consentiranno, tra l'altro, la sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all'estero».
Il ministro Spadafora, che ha la delega alle politiche giovanili e allo sport, «annullerà tutte le manifestazioni sportive in Lombardia e in Veneto nella giornata di domenica 23 febbraio». Da Inter-Sampdoria all'ultima partita di terza categoria di calcio, nessuno scenderà in campo. L'annullamento della domenica sportiva riguarda qualunque sport e qualunque categoria.
Sono 76 le persone colpite dal virus: 54 in Lombardia (2 a Milano: un uomo di 78 anni residente a Sesto San Giovanni e ricoverato al San Raffaele e un 71enne di Mediglia, attualmente al Sacco), 17 in Veneto, 2 in Emilia Romagna, 2 in Lazio e 1 in Piemonte. Le persone morte sono due: un uomo padovano di 78 anni e una donna di 76 anni di Casalpusterlengo, nel Lodigiano.