E’ di questa mattina la segnalazione pervenuta al Codacons di una signora di Pavia che ha riferito la seguente incredibile vicenda. A seguito della ricezione di un sms da Posteinfo relativo a un non meglio precisato “aggiornamento dati” la signora veniva contattata da un presunto operatore di Poste il quale diceva trattarsi di una normale operazione di aggiornamento dati, appunto, e le chiedeva il consenso. La signora in buona fede seguiva le indicazioni dell’operatore e dopo poco tempo constatava sul proprio conto Bancoposta un ammanco di ben 3000 euro! Dopo aver effettuato la richiesta di rimborso, se la sentiva respingere con la grottesca motivazione di "legittimità delle operazioni".
Codacons: “Il phishing è infatti un’attività che ha inizio, solitamente, con l’invio di un messaggio sms o mail, con il quale vengono richieste le proprie credenziali di accesso di carte di credito, bancomat o conti on line che finiscono nelle mani di “sapienti” truffatori, i quali le utilizzano per svuotare il conto. Un fenomeno assai vasto, che vede coinvolti ormai da anni non solo Poste Italiane, ma numerosi dei più importanti istituti bancari e di credito, che non riescono di fatto ad arginare il fenomeno fraudolento per i propri clienti. Tuttavia ciò non significa che il cliente non debba essere risarcito. Diverse sentenze ormai riconoscono che la sottrazione dei codici identificativi del correntista rientrerebbe nel c.d. rischio di impresa dell’istituto di credito, che dovrebbe fronteggiare mediante l’adozione di adeguate misure di sicurezza chiamate a verificare, prima di dare corso all’operazione, se essa sia effettivamente attribuibile meno al cliente. Il Codacons Pavia dunque tutelerà i diritti della propria associata e di tutti coloro che siano incappati in vicende come quella raccontata. Info 3479619322 – codacons.pavia@gmail.com.