Tra i nostri connazionali all'estero per lavoro o perché impossibilitati a rientrare nel momento del lockdown, c'è anche chi si preoccupa per le sorti della nazione che lo ospita. Un comportamento colmo di umanità e di sensibilità.
È questa la testimonianza di un libero professionista ligure quarantenne, del quale taceremo il nome per rispetto della sua privacy, che nella nazione sudamericana in cui si trova in questo momento sta vedendo scene inimmaginabili a sentirle raccontare.
“Sono in Ecuador, dove il governo afferma che in tutta la nazione si sono verificati soltanto 70 casi di Coronavirus. Queste cifre sono chiaramente falsate, nella sola città di Guayaquil si contano già oltre 1500 morti”, ci racconta.
Guayaquil, città che si affaccia sull’Oceano Pacifico, capoluogo di provincia e di Cantone, è il centro urbano più importante di tutto l’Ecuador: la sua intera area metropolitana conta oltre 3,7 milioni di abitanti.
Ci spiega ancora il nostro contatto originario di Albenga: “Questi decessi non sono riconosciuti da nessuno, per cui le salme non vengono nemmeno prelevate. Esiste un numero verde per questa emergenza che, di fatto, non offre alcuna risposta. Ai familiari non restano che tre vie percorribili: tenere i loro defunti in casa, con tutti i rischi per la salute che comporta, ancor di più quando inizia la putrefazione; lasciarli in strada, alla mercé di mosche, ratti e altri parassiti; portarli lontano da casa e bruciarli. Gli scenari che si vedono sono agghiaccianti: cumuli di cadaveri abbandonati e semidecomposti ammucchiati ai bordi delle strade. Poco più lontano i falò dai quali si sprigionano fumo e odori pungenti e indescrivibili. Talvolta le salme vengono grossolanamente e frettolosamente avvolte in sacchi della spazzatura e poi la plastica brucia con loro, contribuendo ad accrescere queste nubi maleodoranti. Scene dolorose alle quali io stesso non crederei se non le avessi viste con i miei occhi”.
Sono arrivate critiche dalla comunità internazionale al governo ecuadoriano, che ancora non sta attivando alcuna misura di contenimento del Covid-19. Secondo fonti non governative i “soli 70 morti” finora annunciati, sarebbero già oltre 2300, dei quali circa 1600 nella sola Guayaquil.