Attualità - 03 aprile 2020, 17:23

Coronavirus, raddoppia il numero di tamponi in Lombardia. Monti: «Abbiamo attivato altri laboratori per passare a diecimila test giornalieri»

L’annuncio è stato dato al termine della commissione Sanità di Regione Lombardia dal presidente Emanuele Monti: «La curva dei casi positivi è in rapida discesa, le misure di contenimento stanno dando risultati e siamo pronti per la fase tre dell'emergenza»

Coronavirus, raddoppia il numero di tamponi in Lombardia. Monti: «Abbiamo attivato altri laboratori per passare a diecimila test giornalieri»

Si è fatto anche oggi il punto sulla gestione dell’emergenza Coronavirus in Regione Lombardia con i consiglieri della commissione Sanità. «Emergono notizie molto incoraggianti – ha spiegato il presidente Emanuele Monti (Lega) – che ci fanno capire che le misure di contenimento dei contagi messe in campo fino ad oggi sono giuste e dobbiamo continuare su questa strada». 

Monti ha illustrato i numeri forniti dall’assessore Gallera e relativi alla positività riscontrata sui tamponi eseguiti negli ultimi giorni. «La percentuale dei positivi sul totale dei tamponi sviluppati il 23 marzo era del 59%, il 28 marzo è calata al 32% e ieri era al 19%, uno si cinque. Stiamo assistendo ad un calo percentuale notevole dei casi positivi. E il risultato si legge anche nei dati sull'accesso agli ospedali che sono in costante calo». 

L’annuncio più importante riguarda invece i tamponi: «Stiamo potenziandone l'erogazione, e per farlo abbiamo individuato 25 nuovi laboratori a cui se ne aggiungeranno altri 13 che sono in fase di valutazione. Così riusciremo a passare dai 5mila tamponi giornalieri a 10mila, un sviluppo del doppio rispetto ad oggi». In totale in Lombardia, dall’inizio dell’emergenza sono statti fatti 120 mila tamponi: «Siamo la regione che ne ha svolti di più in Italia,- ha sottolineato Monti -, ma questo strumento segue le indicazione dell’Istituto Superiore della Sanità che cambiano in continuazione. Ricordo che oggi si fanno anche ai mono sintomatici, ai candidati al ricovero, agli operatori sanitari con temperatura superiore ai 37.5 gradi e per verificare la guarigione dei pazienti a domicilio».

Monti ha infine annunciato l’attivazione di una fase 3 dell’emergenza, che riguarderà il telemonitoraggio. «Dopo l’attivazione delle prime Usca, stiamo ipotizzando di potenziare le strumentazioni per il monitoraggio dei pazienti al domicilio». 

redazione online Varese

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