Dopo settimane di attesa, dovrebbe essere domani il giorno in cui Regione Lombardia sdoganerà finalmente i test sierologici, gli esami che attraverso il prelievo del sangue possono stabilire se si è venuti a contatto con il Coronavirus. Attraverso una delibera, la giunta detterà le linee guida per i centri e i laboratori che potranno iniziare subito ad eseguire i test che saranno esclusivamente quelli indicati e reputati più attendibili rispetto a quelli che si trovano comunemente sul mercato.
«Test che però non sono esami diagnostici – precisa il consigliere regionale Emanuele Monti, che ha portato avanti la battaglia per liberalizzare i test – Hanno una valenza epidemiologica e possono togliere in molti il pensiero di essere venuti a contatto con il virus o se lo hanno contratto in maniera asintomatica».
Lo screening vero lo dà solo il tampone e da giovedì Regione Lombardia ha messo in campo un altro strumento di monitoraggio importantissimo: il contact tracing che è a disposizione dei dipendenti e dei loro datori di lavoro e che permetterà di intercettare e gestire tempestivamente i casi di sospetti Covid-19.
Chiunque abbia una temperatura sopra i 37.5 gradi, anche se asintomatico, può contattare il suo medico di base e verrà subito preso in carico dal sistema sanitario e sarà sottoposto a tampone.