Attualità - 14 maggio 2020, 17:16

Pavia, sul tema “Fase 2” Rifondazione Comunista lancia delle proposte

Il comunicato è stato diffuso dal segretario provinciale Piero Rusconi

Pavia, sul tema “Fase 2” Rifondazione Comunista lancia delle proposte

“Com’era facilmente prevedibile quella che era cominciata come crisi sanitaria si è presto trasformata in una crisi economica, sociale e politica dalle conseguenze del tutto imprevedibili”. Le parole sono di Piero Rusconi, segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista, che ha analizzato la situazione, considerata senza precedenti.

“
Quella che stiamo vivendo - si legge nel comunicato - è una crisi del tutto inedita nella storia moderna. Abbiamo già affrontato crisi sanitarie ma nessuna ha avuto queste ripercussioni sull’insieme del sistema sociale politico ed economico.
 Negli anni Venti il mondo fu colpito dall’epidemia “spagnola” che causò parecchi milioni di morti, ma questa non causò nessuna crisi economica. E poi ci fu quella del ‘29 che non ebbe però collegamenti con epidemie”.

Ed ora che ci ritroviamo in questa situazione, quali saranno i prossimi passaggi da seguire secondo Rifondazione Comunista? “
Tutti gli esperti - è spiegato nel documento firmato da Rusconi - concordano nell’affermare che una riapertura generalizzata senza le necessarie attenzioni e i protocolli di prevenzione potrebbe nel breve periodo riportarci alla casella di inizio.
 Sarebbe il caso, soprattutto nelle zone del Paese più a rischio tra cui la Lombardia, che vi sia una maggiore attenzione e prudenza nel gestire questa fase”.

Il partito fa anche dei riferimenti al sistema sanitario. “
Dobbiamo cambiarlo alla radice - continua Rusconi nella lettera -. È il momento delle scelte radicali: o si proseguirà sulla strada di un sistema sanitario centrato sulla cura, le privatizzazioni e il profitto, come sembra mostrare la scelta di integrare il personale mancante con l’assunzione di nuovi precari, o si avvierà il rilancio di una sanità pubblica centrata sulla prevenzione e sulla promozione della salute. 
E’ necessario un forte investimento per ricostruire le strutture e le reti della prevenzione e della medicina sul territorio attraverso:

– il recupero delle strutture e degli ospedali chiusi o in via di chiusura per i tagli di questi anni, gli ospedali di Mortara e Mede in primis;

– il rilancio della rete dei medici di famiglia tramite assunzioni; un piano di assunzioni di operatori sociosanitari per la costituzione di unità sociosanitarie di continuità d’assistenza decisive nella fase del contagio per seguire e curare i contagiati a domicilio e garantirne l’isolamento;

– il rilancio delle strutture della prevenzione e controllo dai servizi deputati alla prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro”.

Ma le proposte non si fermano qui. “E’ necessario che la popolazione sia sottoposta a screening ripetuti (analisi sierologica e tamponi) - si legge - che sia eseguito il tracciamento dei contatti con l’isolamento dei positivi, e sia garantita la disponibilità di tamponi e cure fin dai primi sintomi.


Occorre che a tutti i lavoratori e lavoratrici sia garantita la massima sicurezza: modificare le distanze, scaglionare gli ingressi, ridurre le cadenze, rimodulare l’insieme delle condizioni di lavoro, ridurre le saturazioni, modificare le mense e gli spogliatoi, fornire i Dpi, (mascherine, occhiali, visiere) e sanificare gli ambienti”.

E per finire, ecco le proposte di Rifondazione Comunista:

– la Banca Centrale Europea deve emettere moneta senza condizioni;

– occorrono la patrimoniale sulle grandi ricchezze e una tassazione progressiva sulla tassazione generale, secondo il principio che chi più possiede più paga, altrimenti l’alternativa è che a pagare saranno i soliti noti;

– il reddito di quarantena per tutte/i subito;

– niente aiuti alle imprese che hanno sede legale all’estero;

– vigilanza dal basso a difesa della salute e della sicurezza nei trasporti e sui luoghi di lavoro;

– no allo scippo delle risorse per il Sud;

– commissariamento della Regione Lombardia che ha ampiamente dimostrato di essere incapace a gestire questa situazione;

– piattaforma sociale con salario minimo orario, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, lotta a precarietà e esternalizzazioni;

– rilancio della sanità pubblica;

– regolarizzazione dei migranti;

– risorse per la scuola pubblica statale, riduzione drastica del numero di alunne/i per classe, adeguamento e messa a norma degli spazi, copertura dei posti di lavoro vacanti relativi a docenti e personale Ata;

– campagna contro il regionalismo differenziato, sostegno e promozione dei “Comitati contro ogni forma di autonomia differenziata”;

– stop alle spese militari e alle grandi opere inutili.

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