La riapertura delle frontiere con i Paesi dell'Unione Europea non significa soltanto turismo. Fin dai primi giorni di blocco degli spostamenti la paura è dilagata anche in Toscana nelle campagne dove ogni anno arrivano i lavoratori stagionali per aiutare nella raccolta delle produzioni agricole. Dal 3 giugno i lavoratori stagionali potranno rientrare in Italia con l’apertura delle frontiere ai cittadini europei senza obbligo di quarantena. In Italia ne sono attesi 150.000, secondo una stima di Coldiretti.
Per gli extracomunitari occorrerà attendere il 15 di giugno.
Nel Decreto Rilancio è stata inserita anche la possibilità, fortemente voluta dal ministro dell'agricoltura Teresa Bellanova e al centro di aspre contestazioni in Parlamento, di presentare una richiesta di emersione dei rapporti di lavoro e di regolarizzazione dei cittadini stranieri senza un permesso di soggiorno, la cosiddetta «sanatoria» degli irregolari.
“Le nostre imprese agricole si stanno già impegnando per accompagnare il trasferimento dei lavoratori europei dai Paesi di origine in Italia” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “viene dall’Unione Europea poco meno della metà dei lavoratori stagionali stranieri occupati in agricoltura dove nel tempo hanno costruito rapporti fiduciari con le imprese”.