Attualità - 09 gennaio 2021, 10:12

Nuovo Dpcm del 16 gennaio: da bar e ristoranti alle palestre e agli spostamenti, ecco le ipotesi sul tavolo

Secondo le indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, il governo sarebbe intenzionato a mantenere le tre fasce e a impedire le uscite dalle regioni anche in fascia gialla. Possibilità di spostamenti per visitare amici e parenti di due persone con minori di 14 anni anche in fascia rossa

Nuovo Dpcm del 16 gennaio: da bar e ristoranti alle palestre e agli spostamenti, ecco le ipotesi sul tavolo

Cosa accadrà da sabato 16 gennaio quando entrerà in vigore il nuovo Dpcm che, si spera, stavolta non verrà comunicato la sera del 15 a tarda ora? Secondo alcune anticipazioni fornite questa mattina dal Corriere della Sera, verrebbe mantenuta la divisioni per fasce (misura duramente attaccata dal governatore lombardo, Attilio Fontana: quindi gialla, arancione dove si troverà la Lombardia da lunedì in poi e rossa con ulteriori restrizioni e qualche lieve concessione.

Tra le ipotesi, c'è quella di impedire l'uscita dai confini regionali anche tra regioni in zona gialla, se non per i consueti motivi di lavoro, urgenza o salute: quindi, sottolinea il Corriere, nel caso si decidesse in questo senso «non si potrà andare nelle seconde case, oppure fare gite oltre i propri confini».

Una deroga, sempre secondo il quotidiano milanese, ricalcherebbe quella varata durante le feste natalizie e di fine anno: nelle regioni arancioni sarebbe possibile per chi abita nei comuni con meno di 5mila abitanti di muoversi per 30 chilometri, ma non nei capoluoghi di provincia. Nelle zone rosse si ipotizza invece di permettere visite ad amici e parenti a due adulti con minori di 14 anni

Tra i settori che soffrono di più, si penserebbe di mantenere la regola dell'apertura entro le 18 di bar e ristoranti in zona gialla ma, ovviamente, c'è discussione sul punto, e ci mancherebbe altro: molte attività, senza sostegni che non siano minimali e senza regole certe e durature sulla riapertura, sono destinate a non farcela.

Anche di questo si dovrebbe tener conto, così come una riflessione seria meriterebbe una categoria completamente dimenticata come quella di palestre e piscine: l'idea che sta maturando nel governo, e riportata dal Corriere, di consentire almeno l'apertura per le lezioni individuali, non permetterebbe in alcun modo ai centri fitness di sopravvivere dopo una chiusura che è ormai di 6 mesi, con sostegni esigui. Davvero troppo da sopportare per chiunque...

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