E’ deciso. Devono andarsene. Per volontari e gatti (attualmente circa 50 questi ultimi) dell’Oasi Felina di Cerello armi e bagagli entro la fine del mese . Il rifugio sarà demolito. A darci la notizia è Cristina Bottini, dal 2017 alla guida del gruppo ‘Amici dei mici’. L’Associazione, consapevole da tempo della precarietà della propria presenza su quel pezzo di terra nella frazione di Corbetta (una storia iniziata nel 2011 con l’affitto di un’area agricola e proseguita con vicende varie, rese note dalla cronaca locale), da tempo aveva fatto richiesta all’Amministrazione Comunale per ottenere un luogo dedicato alla gestione dei felini e, inoltre, presentato un progetto, richiesto incontri, interpellato i Comuni limitrofi, lanciato appelli. “Abbiamo percorso ogni via possibile per avere almeno il tempo sufficiente per realizzare altrove una futura Oasi. Non ci è stato concesso”.
Adesso si deve provvedere al trasferimento dei gatti residenti, 15 dei quali, in precarie condizioni di salute, abbisognano di cure periodiche, certificate dal medico veterinario.
Si è alla ricerca di un magazzino dove poter conservare le attrezzature, al fine di sottrarle alla demolizione. Nel merito, se qualcuno dei lettori ne avesse uno disponibile e volesse aiutare l’Associazione ‘nel momento del bisogno’, non esiti a contattarla. C’è necessità, poi, di braccia per il trasloco, organizzato a breve (in caso di personale disponibilità, come sopra). E’ indubbio che ora si chiude una fase importante della vita di ‘Amici dei mici’, però, è altresì indubbio che il gruppo rimane unito e determinato nel continuare “in un impegno utile sia ai gatti, sia alla comunità”, conferma la Presidente, ricordando le ben 1009 bestiole, assistite dai volontari nel corso degli ultimi tre anni.
Gatti in difficoltà, mamme con cuccioli, piccoli orfani, mici anziani allontanati da casa, randagi ammalati, colonie feline sfrattate dal cemento, sono stati accolti, sfamati, curati, amati, dati in adozione, riaccasati. Infine, va sottolineato il sostegno offerto a molti proprietari (si può dire proprietario di un gatto?) di gatti nell’affrontare e risolvere situazioni di emergenza, come pure l’appoggio e la collaborazione offerti ad altre associazioni che si prendono cura dei felini del territorio.
Franca Galeazzi
Articolo tratto dal sito partner www.ticinonotizie.it