Attualità - 24 marzo 2021, 15:16

Draghi: «Sui vaccini alcune regioni trascurano anziani in favore di altri gruppi. Dopo Pasqua riaprire scuole primarie e dell'infanzia anche in zona rossa»

Il premier al Senato: «L'obiettivo è mezzo milione di vaccinati al giorno. Ma alcune regioni trascurano i loro anziani che hanno più di 80 anni in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale. Questo è molto difficile da accettare»

Draghi: «Sui vaccini alcune regioni trascurano anziani in favore di altri gruppi. Dopo Pasqua riaprire scuole primarie e dell'infanzia anche in zona rossa»

Intervenendo al Senato nell'ambito delle comunicazioni in vista dell’imminente Consiglio europeo, il premier Mario Draghi ha parlato di scuola e attaccato quelle regioni che non seguono le disposizioni del ministero della Salute e, a proposito dei vaccini, «trascurano i loro anziani che hanno più di 80 anni in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale»«Persistono purtroppo importanti differenze regionali - ha aggiunto il premier - che sono molto difficili da accettare».

Draghi ha anche rilasciato una dichiarazione molto attesa da milioni di genitori che, ormai da alcune settimane, debbono organizzare la gestione delle proprie giornate tenendo anche conto della presenza in casa dei figli in seguito alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nelle zone rosse.

«Mentre la campagna di vaccinazione procede, è bene pensare alle riaperture – ha affermato il presidente del consiglio – Riapriremo la scuola in primis, appena la condizione epidemiologica lo permetterà. E cominceremo a riaprire almeno le scuole primaria e dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni. Ovvero speriamo – e lo ripeto, speriamo  subito dopo Pasqua».

«Ad un anno di distanza dall’inizio epidemia – ha proseguito il premier – dobbiamo fare tutto il possibile per la soluzione della crisi. Sappiamo come farlo, abbiamo 4 vaccini sicuri e efficaci, ad aprile arriva anche Johnson & Johnson. L'obiettivo è vaccinare quante più persone possibile nel più breve tempo possibile».

«Siamo già all'opera per compensare il ritardo di questi mesi - ha aggiunto Draghi nel corso dell’intervento a Palazzo Madama L'accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati: nelle prime tre settimane di marzo la media delle somministrazioni è stata pari a 170mila dosi al giorno, più del doppio della media dei due mesi precedenti. Il nostro obiettivo è portare il ritmo a mezzo milione al giorno».

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