Attualità - 31 marzo 2021, 11:40

“Orizzonti Rurali": il progetto guidato dal Gal Lomellina è una novità di portata europea

Lo studio condotto da The European House – Ambrosetti ha confermato come il programma di cooperazione sia il primo tentativo in Europa di legare le grandi città ai territori di campagna circostanti.

“Orizzonti Rurali": il progetto guidato dal Gal Lomellina è una novità di portata europea

Una partita da giocare su più fronti, dalla mobilità intelligente alla comunicazione. Questo è il quadro emerso dal secondo incontro operativo tra i partner di “Orizzonti Rurali”, il programma di cooperazione transnazionale guidato dal Gal Risorsa Lomellina che punta a portare in campagna i turisti delle grandi città.

Costretto al formato digitale dalla situazione pandemica, l'appuntamento di ieri, martedì 30 marzo, ha confermato l'entusiasmo dei soggetti aderenti (oltre al capofila, erano collegate le delegazioni di Gal Lago di Como, Gal Terre del Po e Gal Carso – LAS Kras) nel condividere una progettualità che non ha precedenti in Europa. E proprio l’unicità del modello proposto da “Orizzonti Rurali” è stata riconosciuta da The European House – Ambrosetti, realtà di prestigio internazionale che per il progetto sta curando uno studio sulla “smart mobility a supporto dello sviluppo del turismo rurale”. 

Dai dati elaborati dal primo think tank italiano, infatti, è emerso come ad oggi non esistano altri esempi di programmazione finalizzata a instaurare un rapporto di frequentazione turistica tra metropoli e territorio circostanti, ma solo iniziative che colgono aspetti parziali di questo obiettivo. Lo stesso studio (ancora in fase di completamento) ha inoltre evidenziato una serie di fattori strategici che rendono “Orizzonti Rurali” compatibile con gli scenari attuali: tra questi, la propensione dei residenti in Lombardia a scegliere per le loro escursioni mete intra-regionali (ben 7 su 10), il primato di Milano per numero di veicoli in car sharing o, ancora, la quota dei servizi agrituristici presenti nei territorio dei tre Gal lombardi (pari al 28% dell'offerta dell'intera regione). 

«Il programma di cooperazione – spiega Luca Sormani, direttore del Gal Risorsa Lomellina – era stato pensato prima che l'emergenza sanitaria delineasse quella che in molti definiscono la nuova normalità. Inizialmente temevamo che questo potesse in qualche modo compromettere la fattibilità della proposta, ma l’analisi dei dati statistici dimostra, almeno potenzialmente, come quanto abbiamo in mente di realizzare possa davvero essere in pieno accordo con il quadro che andrà a delinearsi nel prossimo futuro. Il nostro reale intento non è quello di veicolare l’ennesima iniziativa di promozione turistica: noi vogliamo invitare gli abitanti delle grandi città, nel nostro caso i milanesi, a riappropriarsi di un rapporto con le aree di campagna a loro più vicine. La curiosità rispetto a un luogo esotico può esaurirsi presto, i rapporti sono destinati a durare nel tempo».

Nel corso dell'incontro, il Gal lomellino ha illustrato il programma dei tre educational tour che saranno organizzati sul territorio nel mese di maggio, rispettivamente dedicati a gastronomia, cultura e natura, ai quali parteciperanno giornalisti di testate nazionali, blogger e influencer.

Fortemente orientata al cicloturismo e alla sostenibilità la proposta del Gal Lago di Como, mentre il Gal Terre del Po ha sottolineato come gli ampi spazi delle campagne mantovane siano adatti alle necessità di distanziamento sociale delineate dalla situazione pandemica. Il Gal del Carso ha invece portato in dote l’adesione certa di due Gal sloveni al programma, oltre alla possibilità di presentare il progetto alla Commissione Europea per annoverarlo tra le “best practice”.

«L’incontro di ieri è stato molto proficuo – è il commento del presidente del Gal Risorsa Lomellina, Stefano Leva – anche se si è svolto in videoconferenza, modalità non certo ideale. Confidiamo di vederci di persona dopo l'estate, con idee ancora più definite, per portare avanti un cammino davvero interessante nell'ottica di una valorizzazione dei nostri territori».

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