Attualità - 22 aprile 2021, 17:33

La rabbia dei parchi di divertimento: «Siamo all'aperto ma riapriamo dopo le attività al chiuso. Offensivo e sconcertante»

Da Leolandia agli altri parchi divertimento (230 imprese, 50 mila occupati), parla il presidente dell'associazione di categoria, Giuseppe Ira: «Negli Usa riaperti all'inizio della campagna vaccinale. Scandalizzati e offesi, ci attendiamo un cambio di rotta o non staremo con le mani in mano»

Da Leolandia l'appello di tutti i parchi divertimento italiani: «Offesi dalla decisione del governo, ci aprono il 1° luglio, dopo molte attività al chiuso»

Da Leolandia l'appello di tutti i parchi divertimento italiani: «Offesi dalla decisione del governo, ci aprono il 1° luglio, dopo molte attività al chiuso»

Profondo sconcerto e delusione per la categoria dei parchi divertimento italiani - 230 imprese in Italia a fronte di 50.000 occupati tra diretti e indotto - per la decisione di posticipare, contro ogni aspettativa, la riapertura al 1° luglio. 

«Siamo sconcertati per il programma delle riaperture in quanto i parchi di divertimento, che sono prevalentemente all'aperto, sono stati considerati pericolosi - dice Giuseppe Ira, presidente dell'associazione parchi permanenti italiani e di Leolandia - Dovremo tornare al lavoro dopo cinema e teatri ma anche un mese dopo la riapertura dei ristoranti al chiuso. Negli altri paesi si sono comportati in maniera diversa, a partire dagli Usa dove i parchi a tema hanno riaperto all'inizio della campagna vaccinale. Tutto questo ci offende e lo diciamo in particolare al ministro Speranza e al Cts. Ci attendiamo un cambio di rotta, altrimenti non staremo con le mani in mano».

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU