Cronaca - 08 giugno 2021, 00:40

Tragedia del Mottarone, un elicottero rimuoverà la funivia. Pronto il ricorso contro la mancata convalida dei due fermi

Oggi si è svolto il sopralluogo per decidere come recuperare la cabina precipitata. Intanto sarà depositato a breve il ricorso del pm Olimpia Bossi al Tribunale del Riesame contro la mancata convalida del fermo di Luigi Nerini e Enrico Perocchio

Tragedia del Mottarone, un elicottero rimuoverà la funivia. Pronto il ricorso contro la mancata convalida dei due fermi

Nella giornata caratterizzata dall’ennesimo colpo di scena, con l’estromissione dal procedimento della Gip Donatella Banci Buonamici, ci sono novità anche su altri fronti dell’inchiesta. La cabina numero tre della funivia del Mottarone, precipitata lo scorso 23 maggio causando la morte di 14 persone, infatti, sarà rimossa con un elicottero.

Lo ha confermato il capitano del carabinieri di Verbania Luca Geminale al termine di un sopralluogo effettuato questa mattina con un folto gruppo di tecnici del vigili del fuoco. Un sopralluogo, come ha spiegato il capitano Geminale, con il quale “si sta programmando il calendario di fasi sia prodromiche che effettive della rimozione della cabina”.

“La rimozione con l’elicottero – ha aggiunto – sarà l’ultima fase;  prima sarà necessario verificare bene la situazione a terra”. Secondo quanto è stato spiegato, per sollevare la cabina saranno utilizzati cavi “che hanno una lunghezza idonea per agganciare e sollevare la cabina in condizioni di sicurezza e senza danneggiarla” .

Intanto è pronto, e sarà depositato al massimo domani entro la scadenza dei termini, il ricorso del pm Olimpia Bossi al Tribunale del Riesame contro la mancata convalida del fermo di Luigi Nerini e Enrico Perocchio, il gestore e il direttore tecnico dell'impianto, tornati liberi per decisione del gip. Secondo quanto si è appreso la Procura avrebbe raccolto, con l’approfondimento delle indagini, elementi utili a circostanziare maggiormente la richiesta di custodia cautelare.

Nel frattempo, a sua volta il gip (ma sarà la nuova titolare del fascicolo, la dottoressa Elena Ceriotti a occuparsi della questione) dovrebbe decidere sulla istanza di incidente probatorio presentata dall'avvocato Marcello Perillo, difensore di Gabriele Tadini, caposervizio della funivia del Mottarone, l'unico per il quale è tuttora vigente una misura di custodia cautelare, quella degli arresti domiciliari.
La richiesta riguarda le modalità attraverso cui procedere alle verifiche e alle perizie tecniche sul relitto della cabina e sul cavo spezzato. La Procura ha già da giorni ipotizzato di disporre un “accertamento tecnico non ripetibile”, mentre il legale di Tadini chiede, appunto, l’incidente probatorio.

All’istanza del legale di Tadini si oppone la Procura, secondo la quale la richiesta è da respingere perché "pregiudicherebbe in modo irreversibile lo svolgimento delle attività di indagine". Lo scrivono i magistrati nella memoria presentata al gip, a cui spetta di decidere sulla richiesta. La procura chiede di respingere la richiesta  perché "infondata"; in subordine ne chiedono il "differimento nella misura di almeno mesi due".

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