La serata si è aperta con il brano più famoso di John Denver "Country road" che ha raccontato le origini dell'artista che risalgono alla metà degli anni '80 quando ancora si esibiva in un duo country.
In seguito Nek, al secolo Filippo Neviani, ha spiegato su come la musica di Sting, suo idolo da sempre, abbia influenzato il suo stile compositivo.
Il percorso temporale è proseguito in una sorta di cronologia che ha trasportato gli spettatori tra le varie tappe che hanno segnato la carriera di questo artista poliedrico.
È passato dalla sua prima partecipazione al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte nel 1992 con il brano " In te" aggiudicandosi la terza posizione, alla seconda incursione sanremese nel 1997 con il successo mondiale "Laura non c'è" che ha cantato sul palco nelle molte lingue in cui è stata tradotta per il mercato estero.
La serata è poi proseguita con racconti inediti su dove e come sono nati molti dei suoi più celebri successi, come "Ci sei tu", "Sul treno", "Lascia che io sia" e tanti altri.
Nek si è definito Portavoce di Emozioni quando ha affermato che spesso i suoi testi si sono riferiti a fatti realmente accaduti, enfatizzati con la forza della musica come la canzone "Perdonare".
Durante il concerto ha affrontantato il tema della ripartenza post Covid augurando a tutti di poter vivere "Un'estate normale" pezzo che da il titolo al tour.
A conclusione di questo coinvolgente evento l'esecuzione di "Almeno ascolta con il pubblico in delirio sotto al palco.
Oltre che con la sua voce dal timbro molto limpido, Neviani si è esibito all'armonica a bocca a al contrabbasso elettrico dimostrando uno spiccato talento nell'esecuzione strumentale.
IIl concerto si è svolto interamente in versione puramente acustica, ben supportato dal chitarrista Max Elli.